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Da Poggio Antico a Casa Perrotta Cucina moderna... in famiglia

di Rocco Lettieri
 
05 agosto 2019 | 18:00

Da Poggio Antico a Casa Perrotta Cucina moderna... in famiglia

di Rocco Lettieri
05 agosto 2019 | 18:00
 

Sono due fratelli, Sossio e Daniele Perrotta, rispettivamente 32 e 24 anni, insieme alle “signore” Valentina e Giulia in sala, le anime di questo nuovo locale dall'atmosfera romantica.

Una realtà intima con 9 tavoli per circa 30 coperti, ben distanziati, in una sola sala luminosa e senza fronzoli.

La squadra di Casa Perrotta (Da Poggio Antico a Casa Perrotta Cucina moderna... in famiglia)
La squadra di Casa Perrotta

Gli chef fratelli, casertani di nascita (che ho avuto modo di conoscere in ben quattro occasioni a Montalcino) hanno lavorato per diverso tempo presso il ristorante interno all’azienda Poggio Antico, di certo una delle case vitivinicole più importanti, nata ben 40 anni fa da una famiglia, Glober, di Carimate (Co), ben conosciuta per il Brunello di Montalcino Docg Altero e altri loro prodotti - sul ristorante della cantina la Michelin scrive nella Guida 2019: "Ambiente, creativo, cucina classica".

All'interno dell'omonima azienda vinicola, due filari di maestosi cipressi conducono al ristorante, il cui dehors dall'incantevole vista meriterebbe già di per sé il viaggio, se non fosse che - accomodati al tavolo - si scopre il vero asso nella manica: piatti di cucina moderna su base regionale, ottimi prodotti e tanta maestria da parte degli chef. A pranzo una carta ridotta, ma sempre di grande qualità.

Il locale di Montalcino ha però chiuso i battenti dopo l’acquisizione dei nuovi proprietari di Poggio Antico, la AtlasInvest Holding Bvba e i due fratelli hanno deciso di aprire un loro ristorante di qualità in Cernobbio, dopo le esperienze lavorative a Villa D’Este. Apertura avvenuta la sera del 24 giugno scorso, durante i festeggiamenti dei fuochi di San Giovanni a Sala Comacina.


«Abbiamo scelto di aprire il nostro nuovo locale - han detto i due fratelli - perché ci siamo innamorati di questi luoghi, della loro bellezza ed eleganza e della qualità delle persone che li frequentano. Qui proponiamo una carta per ogni stagione per seguire la freschezza dei prodotti, anche locali».

Durante la mia prima visita ho avuto modo di degustare:
  • Uova di quaglia dal cuore morbido
  • Praline di patate mantecate al Parmigiano Reggiano delle vacche rosse
  • Tartufo apparente - pasta fritta aromatizzata al tartufo nero
  • Tartelletta al nero di seppia con baccalà mantecato e caviale
  • Tartare di manzo di Razza Maremmana con caviale di lattuga e salsa Caesar
  • Spaghettoni di Gragnano con pomodorini del Vesuvio e crema al basilico
  • Maialino da latte di Cinta Senese con spinaci spadellati e cipolla condita
  • Composizione ai tre caffè
I menu degustazione sono Da sud a nord (5 piatti, 55 euro); Profumi (6 piatti; 65 euro).
Il menu alla carta propone 5 diversi antipasti tra i 16 e i 20 euro, 5 primi piatti tra i 16 e i 20 euro, 5 secondi piatti tra i 20 e i 22 euro. L’offerta dei dessert è giornaliera.

Mi è stato insegnato che in una prima visita non si fanno valutazioni. Quindi mi limito a dire: molto bene l’accoglienza e il servizio dei vini al bicchiere da parte di Giulia. Ottime le brioches e le pizzettine, favolosi i grissini e croccante la “michetta” nera ai cereali bruciati. Impressione positiva per la qualità del cibo e interessante la carta dei vini, con ottimo rapporto qualità/prezzo.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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