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Al Mercato Centrale di Firenze 14 botteghe con i sapori del territorio

Il Mercato Centrale di Firenze è diventata una nuova meta del gusto dove poter acquistare o gustare direttamente tanti prodotti tipici e artigianali, come il lampredotto di Lorenzo Nigro o la mozzarella di bufala

di Piera Genta
 
14 aprile 2015 | 15:27

Al Mercato Centrale di Firenze 14 botteghe con i sapori del territorio

Il Mercato Centrale di Firenze è diventata una nuova meta del gusto dove poter acquistare o gustare direttamente tanti prodotti tipici e artigianali, come il lampredotto di Lorenzo Nigro o la mozzarella di bufala

di Piera Genta
14 aprile 2015 | 15:27
 

A completare la due giorni fiorentina dedicata alla manifestazione annuale organizzata da Italia a Tavola (Premio Italia a Tavola) e dedicata all’eccellenza agroalimentare italiana e ai suoi protagonisti non poteva mancare una visita al Mercato centrale, a due passi dalla basilica di San Lorenzo nel cuore di Firenze. Ghisa, ferro e vetro sono stati i materiali, quelli più innovativi per l’epoca, che l’architetto Giuseppe Mengoni (lo stesso della Galleria Vittorio Emanuele di Milano) ha utilizzato per costruire questa luminosa struttura dall’interno quasi liberty ispirandosi alle Halles parigine ed inaugurato nel 1874 con l’Esposizione internazionale di orticoltura.



Dopo 140 anni grazie ad una attenta opera di riqualificazione ideata da Umberto Montano, noto imprenditore della ristorazione, lo storico edificio si è trasformato in una nuova destinazione del gusto. L’edificio si sviluppa su due piani, in quello inferiore un ricco e colorato mercato alimentare con banchi di frutta, verdura, carni e ogni genere di prodotti, in quello superiore troviamo una vera e propria piazza del gusto sulla quale si affacciano le botteghe di ottimi artigiani del settore agroalimentare.

3mila m² di superficie, 500 posti a sedere, 14 botteghe, ristorante, pizzeria, birreria, caffetteria, scuola di cucina gestita dall’Istituto Lorenzo de’ Medici, enoscuola, libreria, una moderna enoteca, vetrina delle aziende associate al Consorzio del Chianti classico e l’area grocery di Eataly. Tante le specialità che si possono gustare.



Imperdibile l’assaggio del lampredotto di Lorenzo Nigro: una ricetta povera, ma ricca di storia, si tratta di uno dei quattro stomaci della mucca, cotto a lungo in acqua con pomodoro, cipolla e odori e venduto tradizionalmente agli angoli delle strade nella rosetta con l’aggiunta di sale, pepe, salsa verde, salsa piccante al peperoncino e, immancabile, l’affondo di una metà del panino, infilzato su una forchetta, nel brodo di cottura.

Ma tante altre sono le leccornie del mercato: dalle mozzarelle di bufala del caseificio Antico Demanio di Pignataro Maggiore (Caserta) ai formaggi di mezzo mondo selezionati da Franco Parola di Saluzzo (Cuneo), alle paste fresche del maestro pastaio genovese Raimondo Mendolia realizzate con farina di grano duro di Altamura e di grano tenero di Piacenza. E ancora, il pane di David Bedu francese d’origine ma toscano d’adozione, vice campione del mondo di panificazione, frutta e verdura freschissime così come il pesce e gli ottimi salumi di Cinta senese.



Da notare che tutti gli operatori sottoscrivono un disciplinare di qualità e tutti i piatti preparati all’interno del Mercato vengono cucinati utilizzando solo le materie prime che in vendita all’interno del Mercato stesso. Suggestiva, soprattutto al calar della sera, l’installazione Tappeto Volante di Daniel Buren, un’opera realizzata nel 1999 appositamente per Luci d’artista, esposizione all’aperto di opere d’arte contemporanee realizzate mediante l’utilizzo della luce, un progetto della Città di Torino. Il Mercato Centrale è aperto ogni giorno dalle 10.00 fino a mezzanotte.


Foto della gallery: Giulio Ziletti

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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