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Bar e ristoranti, a Roma sono 22mila Un lavoratore su tre è straniero

 
28 novembre 2018 | 16:08

Bar e ristoranti, a Roma sono 22mila Un lavoratore su tre è straniero

28 novembre 2018 | 16:08
 

Con oltre centomila addetti e più di 22mila imprese tra bar, ristoranti e stabilimenti balneari, la ristorazione si conferma uno dei settori di primaria importanza per il turismo e per l'economia di Roma.

L'assemblea annuale di Fipe Roma è stata l'occasione per fare il punto sullo stato di salute delle imprese della capitale. In particolare, nel territorio di Roma Capitale sono presenti oltre 22mila imprese tra bar, ristoranti e stabilimenti balneari (il 7% del totale in Italia), suddivise in attività di ristorazione con somministrazione (38,2%), bar e altri esercizi simili senza cucina (38,3%), ristorazione senza somministrazione (12,4%), gelaterie e pasticcerie (4,1%), ristorazione ambulante e gelaterie ambulanti (0,2%), fornitura di pasti preparati (1,6%), mense (3,0%).

(Bar e ristoranti, a Roma sono 22mila Un lavoratore su tre è straniero)

Per quanto riguarda le attività ricreative e di divertimento si segnalano discoteche, sale da ballo, night club e simili (0,4%), gestione di stabilimenti balneari (1,1%), sale da giochi e biliardi (0,7%). Tra queste imprese, la maggioranza è rappresentata da società di capitali (45,0%), seguite per numero da imprese individuali (37,0%) e società di persone (17,7%). Anche grazie a tutte queste realtà, nella regione Lazio circa il 60% del valore aggiunto della filiera agroalimentare viene dal settore della ristorazione: più del doppio del valore generato dall’agricoltura (26,6%) e quattro volte quello generato dall’industria alimentare (15,8%). «I numeri confermano un trend positivo - è il commento di Giancarlo Deidda, commissario Fipe Roma - Sotto il profilo dell'occupazione il nostro settore si conferma tra i pochi in grado di creare e alimentare nuovi posti di lavoro. Un'altra importante evidenza è che, anche in riferimento al territorio laziale e in linea con i dati nazionali, restiamo la componente principale della filiera agroalimentare nella creazione di valore e di occupazione».

Nel 92% delle imprese di pubblico esercizio della città metropolitana di Roma ci sono tra 1 e 9 addetti, questo si traduce in oltre 100mila addetti occupati nel settore. Di questi oltre 68mila sono dipendenti: impiegati per la maggior parte in ristoranti (55,6%,) o bar (27,1%). Di questi lavoratori dipendenti la maggior parte è assunta con contratto a tempo indeterminato (82,9%). Sono per lo più giovani di età compresa tra i 20 e i 30 anni (32,7%), seguiti da colleghi tra i 30 e i 40 anni (24,7%).

La prevalenza degli addetti nel settore è di sesso maschile (59,8%) e, altro aspetto interessante dal punto di vista demografico, nella capitale la quota di lavoratori stranieri (34,6%) supera la media nazionale. Un dato che però deve far riflettere il settore dei pubblici esercizi di Roma Capitale è quello del turnover imprenditoriale, che rispecchia la media nazionale: nel 2017 hanno avviato l'attività oltre 600 imprese tra bar e ristoranti, mentre circa 1.500 l'hanno cessata.

Per informazioni: www.fipe.it

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