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Nuova Zelanda, bimbi troppo rumorosi Ristorante vietato ai minori di 12 anni

 
10 dicembre 2018 | 10:37

Nuova Zelanda, bimbi troppo rumorosi Ristorante vietato ai minori di 12 anni

10 dicembre 2018 | 10:37
 

Ristorante vietato ai minori di 12 anni. Non si tratta di un scherzo: capita dall’altra parte del mondo, in Nuova Zelanda, ma la notizia - riportata dal Daily Mail - è vera e sta ora facendo discutere in tutto il mondo.

Un cuoco francese, Fabian Prioux, ha deciso di bandire il suo locale ai bambini per favorire la quiete dei suoi clienti e del personale del ristorante. Il motivo? Troppi casi di schiamazzi da parte dei piccoli ospiti: pianti, grida, scene di ordinaria maleducazione; comportamenti che hanno indotto il titolare del ristorante “Abbey Road - burgers, bar and café” alle porte di Richmond, in Nuova Zelanda, a prendere una decisione choc, purtroppo non senza precedenti.

(Nuova Zelanda, bimbi troppo rumorosi Ristorante vietato ai minori di 12 anni)
Fabian Prioux insieme a Sharon Maxwell, la precedente titolare del locale

Nel locale i bambini che hanno meno di 12 anni non possono più entrare, quelli di età compresa tra i 12 e i 18 anni sì, ma solo se accompagnati da un adulto. «Ho dovuto prendere questa decisione - ha detto il cuoco, padre di due bambini, al New Zealand Herald - dopo un anno di drammi e problemi causati da bambini non educati a dovere. I bambini danneggiano il locale e i genitori non dicono niente. Hanno rovinato i tavoli e le sedie». È la prima volta, nonostante una discreta carriera in Inghilterra e Norvegia dove, pare, i bambini siano molto più educati.

Ora sembra che il suo locale sia diventato molto più tranquillo: qualche cliente l’ha perso e qualcuno si è già affrettato a stigmatizzare questa iniziativa sui siti di recensioni; qualcun altro ha invece preso positivamente la scelta del titolare e non ha mancato di comunicarlo, proprio attraverso commenti e recensioni online. Insomma la decisione divide e nel frattempo Fabian Prioux va avanti per la sua strada: «Da quel momento il ristorante è un paradiso - ha aggiunto - e confermo che secondo alcuni clienti abbiamo avuto un’ottima idea».

Resta il fatto che si tratta comunque di un caso di discriminazione all’interno dei locali pubblici, che purtroppo si somma ad altri, avvenuti anche nel nostro Paese: solo una decina di giorni fa, proprio in Italia, un gruppo con alcuni ragazzi disabili era stato fatto allontanare da un altro ristorante di Torino.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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