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Malghe alpine lombarde Dalla Regione 838mila euro per la tutela

di Renato Andreolassi
 
02 agosto 2018 | 12:46

Malghe alpine lombarde Dalla Regione 838mila euro per la tutela

di Renato Andreolassi
02 agosto 2018 | 12:46
 

Furbi e furbetti non mancano anche in montagna. Fabio Rolfi assessore lombardo all'Agricoltura mette le cose in chiaro sullo stanziamento di 838mila euro per la salvaguardia e la valorizzazione delle malghe.

«È tempo di contrastare in maniera netta e definitiva gli utilizzi truffaldini delle malghe - sostiene - penalizzando pesantemente i furbi che speculano. Mi impegno ad approvare linee guida regionali per assicurare la gestione delle malghe alla gente della zona, privilegiando proposte di qualità anziché esclusivamente la quantità e il prezzo».

(Malghe alpine lombarde Dalla Regione 838mila euro per la tutela)

Alla gara sono stati ammessi 11 finanziamenti con l'assegnazione dei fondi alle provincie di Brescia alle malghe individuate nei comuni di Esine, Malonno, Temù e Piancogno; Bergamo nei comuni di Santa Brigida e Gandellino; Como a Tremezzina e Cusino e infine a Sondrio nei comuni di Spriana, Ardenno e Vervio. Poco meno di un milione di euro per tutelare e valorizzare le malghe e la pratica dell'alpeggio, garantire il presidio del territorio e la salvaguardia del paesaggio montano, a censire i prati ad alto valore naturalistico e a incrementare le biodiversità vegetali a animali.

Fabio Rolfi (Malghe alpine lombarde Dalla Regione 838mila euro per la tutela)
Fabio Rolfi

Insomma aiuti concreti per invogliare soprattutto i giovani a valorizzare la montagna spesso in fase di abbandono per la mancanza di reddito. Esempi vengono dalla Val di Scalve dove la latteria sociale montana raccoglie tutto il latte prodotto nelle stalle dei quattro comuni bergamaschi per produrre eccellenze lattiero casearie di una bontà unica, come la classica e inconfondibile formagella.

Altro buon esempio viene dall' alta Val Trompia dove è stato creato il consorzio per la tutela del “Nostrano di Valtrompia”. Un formaggio che ha ottenuto la Dop nel 2012, derivato dalla lavorazione artigianale e tradizionale del latte delle bovine di razza bruno alpina. Assaporando le paste inconfondibili di questi formaggi si scopre ogni volta la magia dei nostri monti.

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