Pasqua da tutto esaurito in tante strutture alberghiere, ma anche - e soprattutto - nei ristoranti. Secondo la Federazione italiana pubblici esercizi (Fipe), nei 300mila locali affiliati i posti saranno “sold out”. Picco di prenotazioni nelle città d’arte da parte di residenti e turisti. Polemiche a Matera per la chiusura del centro alle auto.
Più di tanti altri, il giorno di Pasqua è senz’altro tra i preferiti dagli italiani da passare a tavola. E anche quest’anno si conferma positivo per i ristoratori: le previsioni della Fipe parlano infatti di “tutto esaurito” un po’ ovunque. Nella maggior parte dei casi i posti a tavola sono già prenotati, molti però - soprattutto nelle località di villeggiatura - arriveranno all’ultimo momento per riempire i locali laddove ci saranno ancora tavoli liberi. Le stime della Federazione parlano anche della spesa che gli italiani sosterranno per il pranzo di domenica: i menù in media siaggirano tra i 25 e i 30 euro per gli adulti e tra 10 e 15 per i bambini.
Come previsto, il picco di prenotazioni è stato riscontrato nelle città d’arte e in particolare a Roma, Firenze e Venezia. Tra queste, spicca Matera, Capitale europea della Cultura che a cinque giorni dalla Pasqua sta già registrando il tutto esaurito anche per le settimane e i mesi successivi, con la prospettiva di mantenere questo trend per tutto l’anno. Solo nella prossima settimana sono attesi circa 250mila visitatori e in città è polemica in queste ore per il nuovo piano del traffico che ha esteso la zona a traffico limitato, penalizzando proprio alcune strutture ricettive del centro, che sono dunque più difficili da raggiungere in auto.
Ma tra le tradizioni pasquali, non c’è solo il pranzo in famiglia, ma anche le uova che non mancheranno nelle case degli italiani. Secondo una stima di Coldiretti, saranno 400 milioni quelle consumate solo durante la settimana Santa. A livello di spesa si parla di 20 milioni di euro in uova di gallina, che verranno impiegate per ricette come primi piatti e dolci. Il mercato delle uova di cioccolato invece vale 250 milioni di euro totali, per 16 milioni di unità.