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In duecento all’Amaranto’s per gli artigiani di Saperi e Sapori

di Carla Latini
 
12 agosto 2019 | 12:35

In duecento all’Amaranto’s per gli artigiani di Saperi e Sapori

di Carla Latini
12 agosto 2019 | 12:35
 

L’iniziativa è stata organizzata al ristorante di Castelfidardo (An) da Maria Elena Curzio, presidentessa dell’Associazione Cuoche e Domicilio. Presenti tanti ospiti e 20 bancarelle.

La cuoca napoletana Maria Elena Curzio, presidentessa dell’Associazione Cuoche a Domicilio, con socie in ogni provincia, è innamorata delle Marche. La Curzio, con Mara Palanca e Antonio Di Guglielmo, patron del ristorante Amaranto’s, luogo dell’evento, Cinzia Andrelli e Eduardo Lo Giudice, fondatori di Orto Antico e del gruppo Aromatika, ha riunito il 2 agosto scorso, per Saperi e dei Sapori, ben 20 artigiani con le loro colorate bancarelle. Scopo dell’evento, far capire alle più di 200 persone intervenute che attraverso la storia e la narrazione si conservano i saperi e si imparano i sapori.

Enzo Cesarano e Maria Nasso (In duecento all’Amaranto’s per gli artigiani di Saperi e Sapori)
Enzo Cesarano e Maria Nasso

Uno scambio culturale molto interessante con la partecipazione di Maria Nasso, Cuoca a domicilio di Latina, che, nel suo ruolo di Visual Food, con il pasticcere Enzo Cesarano ha intrattenuto 50 bambini in due laboratori didattici divertenti e creativi. Maria Elena si è mossa in bicicletta, così come un tempo facevano le custodi della saggezza casalinga. Guest star dell’evento Gregori Nalon (Piatti e Misfatti AliceTV, La Prova del Cuoco Rai1). I due hanno fatto tappa in ogni stand, seguiti con la telecamera dal regista Giovanni Coi, per la gioia di chi guardava il maxi schermo. Coi ha impostato l’intera logistica video audio insieme al Presidente di Radio Serena Luca Tortuga.

Antonio Di Guglielmo (In duecento all’Amaranto’s per gli artigiani di Saperi e Sapori)
Antonio Di Guglielmo

Tra i presenti, Orto Antico, custode di sementi rare. La Fondazione Ferretti ha ripreso cultivar per farne oli pregiati, come raccontano il presidente Eugenio Paoloni e Ilenia Schiavoni. E ancora: Luca Giampaolini mette i paccasassi del Conero dentro i salumi, il Panificio Pagnani fa il pane come una volta, Cristina Crucianelli divulga manufatti in legno firmati Diotallevi. Poi c’è il caffè di Mauro Cipolla, che meriterebbe un articolo a parte.

Prima dei tre cooking show in programma abbiamo assistito a un’interessante tavola rotonda sul tema “La tradizione dell’innovazione”. Sandro Marani ha parlato per l’Accademia della Cucina Italiana, la nutrizionista Catia Bottegoni ha riferito dell’importanza delle erbe aromatiche. Lino Palanca, scrittore, ha toccato il cuore del passato locale, Gregori Nalon quello del futuro della ristorazione, ed Elis Marchetti (La Prova del Cuoco, patron dell’Osteria della Piazza ad Ancona) il ruolo del cuoco oggi.

Cristiana Crucianelli e Maria Elena Curzio (In duecento all’Amaranto’s per gli artigiani di Saperi e Sapori)
Cristiana Crucianelli e Maria Elena Curzio

Tornando alle bancarelle, Miriam Di Bella, per rimanere in tema casalinghe, fa gli arancini. Maria Elena Curzio interpreta come un’attrice navigata il brodo di polpo e la pizza fritta celebrata nel film l’Oro di Napoli con Sofia Loren. Gli spettatori, commossi, hanno lasciato pensierini firmati come da tradizione. Nel frattempo lo staff di Amaranto’s capitanato da Nicola di Gugliemo ha tenuto attivo un punto ristoro con porchetta fatta in casa, panini e crostini golosi. Vino e birra alla spina. La Casa Vinicola Moroder aveva invece una postazione fra gli artigiani.

Il momento dedicato alla Fondazione Ferretti (In duecento all’Amaranto’s per gli artigiani di Saperi e Sapori)
Il momento dedicato alla Fondazione Ferretti

A chiusura, fuori e sotto le stelle un enorme marchingegno ha permesso ad Antonio Di Guglielmo di cimentarsi in un circense salto in padella. In onore alle sue origini pugliesi Radio Serena ha mandato in onda una pizzica che travolge gli ospiti, poi del saltarello marchigiano. In fatto di musica tutto il mondo è paese. Come nel cibo.

Foto: Marco Nisi Cerioni

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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