L’uomo più ricco di Hong Kong ha annunciato l’acquisto della rete proprietaria di 3.200 locali in tutto il Paese. Costo dell’operazione: 4 miliardi e 600 milioni di sterline. A favorirla la Brexit.
La sterlina infatti ha subito un netto calo che ha trascinato con sé verso il basso anche gli introiti del business dei pub. Una manovra non solo imprenditoriale, ma anche “politica” visto il clima di tensione sull’asse Pechino-Londra determinato dalle manifestazioni di protesta a Hong Kong, l’ex-colonia britannica restituita alla Cina vent’anni orsono, ora a rischio di una brutale repressione militare che minaccia le sue libertà civili e la sua autonomia.
Le mani cinesi sulla più grande catena di pub inglese
Ad esultare sono invece le Borse: le azioni della Greene King sono aumentate di colpo del 50% alla London Stock Exchange e sono cresciute anche quelle delle società rivali. Il colpo messo a segno da Victor Li guarda al lungo periodo. Se è vero che il classico pub inglese non tira più come un tempo, è vero che la catena detiene un vasto numero di immobili che vengono spesso trasformati in altre destinazioni.