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A tavola con... Pietro Bussolati «Conquistato da Giulia con pane e salame»

di Andrea Radic
 
05 febbraio 2018 | 15:02

A tavola con... Pietro Bussolati «Conquistato da Giulia con pane e salame»

di Andrea Radic
05 febbraio 2018 | 15:02
 

«La politica è stare tra la gente, partecipare e trovare soluzioni per migliorare, per crescere», dice Pietro Bussolati, segretario metropolitano del Pd candidato alle regionali a Milano, a tavola da Olio Cucina Fresca.

Il suo approccio alla politica è “metropolitano” come la sua responsabilità nel partito, ha ben chiari bisogni e problemi dei cittadini, vede e crede nel “Pd del Nord”, per valorizzare territorio e imprese, più autonomista che bolscevico sa cucinare e con la compagna Giulia, che lo ha conquistato con un panino al salame, ama degustare i vini. È candidato capolista per il partito democratico alle elezioni regionali della Lombardia.

Pietro Bussolati (A tavola con... Pietro Bussolati «Conquistato da Giulia con pane e salame»)
Pietro Bussolati

Accolti da Angelo Fusillo giovane proprietario di Olio cucina fresca, Milano e la ristorazione sono il primo argomento insieme alla tipicità della cucina. «Mi piace molto la tipicità e Milano offre la possibilità di scoprire Paesi, regioni, culture alimentari differenti, viaggi meravigliosi tra tante diverse esperienze».

L’offerta enogastronomica è cresciuta negli ultimi tempi.
Expo ci ha lasciato un’eredità culturale importante e in città sono aumentati i ristoranti di qualità, altro grande tema che l’evento ci ha consegnato e quello della lotta agli sprechi alimentari, non se ne parla abbastanza, eppure è diventato un impegno per tanti ristoratori.

La politica si fa a tavola?
Soprattutto in questo periodo di campagna elettorale, arrivi a notte stremato dalle iniziative e cerchi la prima cosa aperta per mangiare prima di andare a dormire. Pensiamo a Milano come una città residenziale e industriale, ma è anche la città metropolitana con il più alto fatturato delle aziende agricole. Soprattutto i giovani stanno investendo molto nell’agricoltura di qualità. Dobbiamo riuscire a mixare questi valori.

Come?
Unendo l’eccellenza agricola con la ristorazione di qualità, creare un marchio di collegamento. Noi dobbiamo diventare la Cina della qualità, loro sono leader della quantità, noi possiamo esserlo della qualità. Il nostro monte di filiera è la creatività, nella moda, nell’agricoltura, nel cibo.

(A tavola con... Pietro Bussolati «Conquistato da Giulia con pane e salame»)
Pietro Bussolati con la brigata del ristorante

Bussolati, sei candidato a Regione Lombardia, che è anche un territorio vinicolo importante…
Dalle bollicine di Franciacorta che portano nel mondo i colori lombardi alla Valtellina, il vino è prodotto di qualità, ma è anche lavoro, fatica, impegno. Con la mia compagna Giulia, abbiamo fatto un corso sul vino per apprezzare le tecniche di vinificazione, la storia, siamo molto appassionati.

La tavola è condivisione e cucinare un atto d’amore. Tu ti diletti ai fornelli?
Io adoro cucinare...

Lo chef del centro sinistra?
Lo chef progressista di una sinistra moderna, per le pari opportunità il cui piatto forte è il risotto che ha bisogno di tempo e passione; come la sinistra, non è immediato ha bisogno di tempo ma quando lo provi è ottimo.

Arriva Angelo e presenta il piatto signature del ristorante: Spaghetto aglio olio e peperoncino con ricci e calamaretti spillo pasta di grano Senatore Cappelli, pugliese, sottolinea e Bussolati apprezza.

È vero che in Messico hai conosciuto il subcomandante Marcos?
Vero, avevo diciannove anni ed ero affascinato da questo personaggio che lottava per i diritti di un popolo un po’ dimenticato, un approccio riformista per chiedere più diritti. Siamo partiti per il Messico io e Mario Vanni, adesso capo di gabinetto del sindaco Sala, eravamo entrambi giovani, una bella esperienza.

La qualità che apprezzi negli altri e il difetto che non sopporti?
La lealtà è sicuramente ciò che preferisco, non mi riferisco solo alla sincerità, ma alla possibilità di affidarsi a qualcuno, quello che sopporto meno è la perfidia, cercare di mettere in difficoltà qualcuno non sulle cose concrete, ma con il gossip, le parole.

Anche nel centro sinistra le riunioni per le liste sono state molto movimentate?
Credo sia normale in tutti i partiti e movimenti. Penso però che le liste del Pd, anche con qualche errore, siano sicuramente migliori di quelle degli altri.

(A tavola con... Pietro Bussolati «Conquistato da Giulia con pane e salame»)
Spaghetto aglio, olio, peperoncino, ricci e spillo

E al winelover Bussolati, il sommelier Giampiero propone un rosè pugliese proveniente dall’Agro di Cerignola.

Se torni a quando eri bambino qual è il profumo della tua infanzia?
Quello del caffè la mattina a casa dei nonni, dove i miei mi lasciavano per andare al lavoro, gli occhi assonnati e quel profumo nel naso che mi svegliava.

E il piatto dell’infanzia?
Le trofie al pesto della nonna, che seppur milanese, faceva il pesto in casa nel mortaio, ora è molto anziana e ci provo io, ma ci metto sempre troppo aglio...

La cosa più bella della politica?
Stare insieme, la partecipazione, la mobilitazione, un comune obiettivo nel quale credere. Vorrei portare il modello Milano, sviluppo e integrazione, a livello regionale, vorrei che la Lombardia andasse alla velocità di tanti centri urbani della regione.

Il tuo luogo del cuore?
Il parchetto davanti all’università Statale, un luogo cui sono molto legato, dove rifletto. E poi la campagna tra Cremona, Lodi e Piacenza, da dove viene la mia famiglia, posti di grande gastronomia.

Camino e due fette di salame?
Proprio quello.

La cena romantica è ancora un arma vincente?
Si, conquistare il partner con la condivisione ed entrare in intimità.

Giulia come ti ha conquistato?
Con un panino al salame che mi ha sfamato dopo una biciclettata politica. Per me un gesto d’amore.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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