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"Giornata del..." che confusione! Anche mamma Rai va nel pallone

 
01 ottobre 2019 | 16:38

"Giornata del..." che confusione! Anche mamma Rai va nel pallone

01 ottobre 2019 | 16:38
 

Come dicono i giovani: stiamo degenerando. La moda del “food&beverage” porta i maggiori protagonisti dell’informazione a prendere grosse cantonate fra caffè, cacao e cioccolato.

Ogni giorno ormai l’associazione, l’istituto, il consorzio, la combriccola di ogni angolo del mondo spaccia - in maniera più o meno veritiera - quel giorno come “La Giornata del…” e a scorrere troviamo: del cioccolato, della pasta, del tiramisù, del sorriso, dell’abbraccio, dell’amico e chi più ne ha più ne metta. All’interno di ognuna di queste festicciole ci sono “sotto-feste” che si dividono tra “festa nazionale del…”, “festa europea del…”, “festa mondiale del…” che poi per qualcuno diventa “festa internazionale del…” dove “internazionale” potrebbe essere sinonimo di “mondiale”, oppure no, potrebbero anche essere due feste distinte.

(Giornata del... che confusione! Anche mamma Rai va nel pallone)
Rai golosa, si confonde tra cioccolato, cacao e caffè

Insomma, le “Giornate del…” ci restano più indigeste dei cenoni di Natale tra parenti soprattutto perché su social e gruppi whatsapp iniziano a circolare immagini, frasi, vignette, gif dedicate e pure il cioccolato rischia di rimanerci indigesto.
Già, proprio il cioccolato finisce nel mirino oggi, 1 ottobre. Per tutti quella odierna è la “Giornata mondiale del caffè”. Per tutti, ma non per il Tg1 che in coda all’edizione delle 13.30 sceglie di puntare sulla “Giornata mondiale del cacao”, anzi no: “Giornata mondiale del cioccolato”. No, per meglio dire: “Oggi è il compleanno del cioccolato”. Nel giro di pochi secondi, tra annuncio della giornalista in studio e servizio dell’inviato se ne sentono un po’ di tutti i colori. Si racconta dell’inizio della raccolta del cacao nelle civiltà pre-colombiane, passando per le bevande che arrivarono in Europa, fino ad arrivare al cioccolato in tutte le sue versioni. E mentre la finestra del Tg che stiamo guardando in streaming manda immagini di succulente creazioni, ci cade l'occhio sulla homepage di Rainews che riprende in maniera ben evidente la notizia dell'1 ottobre come "Giornata mondiale del caffè". Ah.



Il dubbio sorge, le redazioni che di prima mattina avevano tirato un bel sospiro di sollievo perché avevano trovato la notizia d’apertura (La Giornata del Caffè che ora è in forse…) saltano sulla sedia e si affannano a cercare certezze sul web, mettendo in stand-by per un attimo i bei servizi preparati con cura e largo anticipo nei giorni precedenti sul caffè. Ebbene, dopo qualche minuto di terrore, ecco la verità: oggi, 1 ottobre, è la “Giornata mondiale del cacao” promossa da The International Cocoa Organization e dalla Académie Française du chocolate per ricordare l’inizio della raccolta nei principali Paesi che hanno costruito le loro economie sulla coltivazione del cacao. Prendendo spunto da questa ricorrenza, è stata istituita (ma con toni decisamente meno trionfalistici di quanto emesso dagli studi di viale Mazzini) la “Giornata europea del cioccolato” per ricordare l’abilità degli europei - con l’Italia ai primi posti - di produrre cioccolato. Insomma, un bel pasticcio, perché la sineddoche cacao-cioccolato non sta in piedi: sarebbe come pretendere di festeggiare il formaggio perché è la “Giornata del latte” oppure voler festeggiare la pasta perché tanto è la “Giornata del grano”. Nossignore.

La Giornata mondiale del cioccolato resta in calendario per il 7 luglio. Ora, oggi il “refuso” (termine che utilizziamo giusto perché, nel frattempo, ci siamo addolciti con un quadratino di cioccolato…) è sulla Giornata mondiale (o europea) del cioccolato (o del cacao): ma su tutte le altre notizie che ci riguardano da vicino, come possiamo credere che siano effettivamente veritiere? Nel frattempo, forse, per quanto riguarda l’enogastronomia sarebbe un po’ meglio entrare nelle cucine “vere”, andare al cuore delle questioni invece che adagiarsi sulle “Giornate mondiali del…”. Anche perché, stringi-stringi, arriveremo a festeggiare “Il giorno dei giorni” come si cantava in quel di Correggio e allora, come ne usciremo?

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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