Si parla sempre più spesso dell'olio extravergine di oliva, delle sue proprietà salutari, della sua origine, della sua artigianalità, del suo sapore e di come si usa in cucina.
Tuttavia le informazioni che i consumatori hanno a disposizione sono poche e spesso contraddittorie: "l'extravergine per essere buono deve essere spremuto a freddo e con le macine in pietra", "non deve essere acido in gola", "deve costare tantissimo", "ci sono olive verdi e olive nere", "si deve assaggiare con il pane"; "l’olio di oliva è una seconda spremitura" e altre ancora.
Questo libro, attraverso i suoi 16 capitoli, cerca di screditare queste e molte altre convinzioni che ancora resistono imperturbabili nel mondo dell’olio perché, a differenza della pubblicità cartacea o televisiva, non è frutto di uno studio di marketing, ma è una raccolta di risposte alle domande (corredate da una bibliografia ragionata per chi volesse approfondire i singoli argomenti) che in questi anni sono state poste all’autore dal pubblico nei convegni e negli incontri dedicati all’extravergine.
Una pubblicazione dedicata ai consumatori, agli utenti finali della filiera produttiva dell’olio, a quelli che non vanno oltre il “mi piace” “non mi piace", il cui scopo è fornire alcuni facili strumenti per capire cos’è un extravergine, come nasce, quale acquistare e dove, qual è il giusto prezzo, come conservarlo, come utilizzarlo per cucinare e friggere, perché pur essendo un grasso fa bene alla salute.
Risposte scritte anche in inglese (il testo è bilingue) perché gli stranieri che si appassionano alla nostra cultura del cibo, attraverso uno strumento semplice e accessibile ma referenziato, possano meglio comprendere e apprezzare uno dei suoi prodotti simbolo: è bene infatti ricordare che generalmente gli stranieri non leggono l’italiano.
Titolo: L'olio del frantoio è sempre extravergine?
Autore: Marco Antonucci
Editore: Aipol Editore
Pagine: 120
Prezzo: 14,50 €