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Gli Evo siciliani di Val Paradiso Profumata estrazione da olive verdi

di Gianni Paternò
 
17 aprile 2019 | 12:26

Gli Evo siciliani di Val Paradiso Profumata estrazione da olive verdi

di Gianni Paternò
17 aprile 2019 | 12:26
 

In provincia di Agrigento, tra i comuni di Favara, Naro e Licata, insistono i 100 ettari di oliveti dell’azienda Val Paradiso, dal nome della contrada di Naro dove dal 1980 c’è il frantoio.

La proprietà è della famiglia Carlino e se ne occupa in particolare Massimo, agronomo che quando non si dedica all’azienda collabora con lo studio tecnico di ingegneria dei fratelli. I Carlino, che si definiscono ambasciatori della cultura e del gusto attraverso una semplice bottiglia di olio, hanno ereditato dalla madre la passione per la campagna e dal padre la capacità imprenditoriale.

(Gli Evo siciliani di Val Paradiso Profumata estrazione da olive verdi)

Oltre all’olio evo si commercializzano erbe aromatiche confezionate: origano, salvia e rosmarino principalmente. Tutta la conduzione è biologica da anni, avendo ottenuto anche le severe certificazioni giapponese, svizzera e americana, quindi niente trattamenti che non siano permessi nei relativi disciplinari. La raccolta delle olive, quando sono ancora verdi, è effettuata anche meccanicamente, ove possibile, per ridurre i tempi della raccolta e finire entro il mese di ottobre.

Il frantoio è quanto di meglio e più moderno la tecnologia possa offrire, costantemente aggiornato, con impianto di condizionamento del magazzino di stoccaggio dove i silos in acciaio sono colmi di gas argon, ancora più inerte ed efficace dell’azoto. L’argon viene anche introdotto all’imbottigliamento per preservare nel tempo le proprietà organolettiche e nutraceutiche dell’evo; tutto il processo avviene in atmosfera confinata a temperature che mai superano i 27° con frangitore a martelli a basso numero di giri e decanter a due vie, quindi senza aggiunta di acqua per non solubilizzare gli importanti polifenoli. Tutto ciò fa sì che Val Paradiso rappresenti una delle aziende olearie più importanti ed apprezzate della Sicilia.

La produzione media è di 100mila litri con le cultivar tipiche del territorio: Nocellara del Belice, Biancolilla e Cerasuola Quasi il 50% prende la strada oltre i confini. Alle 3 etichette Classico, Bio e Sicilia Igp, si aggiunge il Diodoros ricavato dalle piante secolari di tante varietà, anche storiche, e neglette che si trovano all’interno del Parco Archeologico della Valle dei Templi di Agrigento. Si tratta di ulivi amorevolmente ripresi dall’abbandono e curati, veri monumenti viventi che rappresentano anch’essi un bene storico, patrimonio dell’umanità e che sono capaci di produrre un olio di eccelsa qualità. Li degustiamo tutti e quattro.

(Gli Evo siciliani di Val Paradiso Profumata estrazione da olive verdi)

Il Sicilia Igp comprende Nocellara e Biancolilla in parti uguali, con aggiunta della Cerasuola che gli dona profumi e gusti più decisi; al naso un complesso di sentori di carciofo, cardo, cicoria, erbe aromatiche con prevalenza di menta, un fruttato intenso che al palato oltre ai sentori retronasali sviluppa decisi ma equilibrati amaro e piccante, propri dei grandi evo. Da usare su zuppe di legumi e piatti decisi.

Il Classico con Nocellara e Biancolilla in pari fruisce della maggior delicatezza di quest’ultima per cui l’olfatto, abbastanza simile al precedente, è meno intenso e aggiunge la foglia di pomodoro e la mandorla; anche il piccante e l’amaro sono leggermente più gentili, per un uso con il pesce e le insalate.

Il Bio, dove la Biancolilla raggiunge il 70%, è un po' meno intenso, più vellutato con un elegante carciofo che accompagna il pomodoro e la mandorla; in bocca è più viscoso, più avvolgente con un piccante che entra in punta di piedi per poi uscir fuori armoniosamente con l’amaro; ideale sui crostacei e per marinare il pesce crudo.

(Gli Evo siciliani di Val Paradiso Profumata estrazione da olive verdi)

Infine il Diodoros che, vista la sua origine molto particolare, ha una sua personalità annuale secondo la produzione delle varie cultivar, possiede un naso molto simile a quello del Sicilia Igp mentre il palato è più affine al Bio, un olio di grande classe che come i cugini ha ottenuto una serie di premi. Di uso più universale, è capace di valorizzare e personalizzare con eccellenza una pietanza.

I prezzi nei negozi specializzati vanno per la bottiglia da ½ litro dagli 8 euro fino ad arrivare ai 12 dell’Igp e del Diodoros, ma risultano molto più convenienti se acquistate direttamente dal produttore in latte da 5 litri.

Per informazioni: www.valparadiso.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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