La polemica (e quindi il problema) prosegue. Questa mattina da Bruxelles è arrivata una nota che richiama il nostro Paese sulle operazioni di contrasto del batterio che ha già devastato centinaai di migliaia di uliveti. In particolar modo si rammentano ritardi nei monitoraggi e nell'abbattimento degli ulivi infetti.
Secondo la Corte Ue l'Italia non ha applicato le misure obbligatorie previste dall’Unione europea per impedire il diffondersi del batterio vegetale da quarantena Xylella fastidiosa, responsabile del disseccamento rapido degli ulivi in Puglia.
Ulivi devastati dalla Xylella
Lo ha stabilito la Corte di giustizia Ue, che ha accolto il ricorso della Commissione Ue contro ritardi e mancanze nelle ispezioni e nell'abbattimento delle piante infette da parte delle autorità nazionali.
Si tratta di una condanna per primo inadempimento, che prevede solo il pagamento delle spese processuali. Una “stoccata” non da poco che fa seguito alle
buone prospettive che erano state paventate nelle scorse settimane dagli addetti ai lavori soprattutto pugliesi.