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Olio, Sicilia seconda in Italia Ottima produzione, ma meno olive

Dietro la Puglia, ha sorpassato la Calabria. Una raccolta inferiore alle attese, con notevoli differenze fra un territorio e l’altro, ma con una qualità in generale più che eccellente. Poca umidità, alte temperature.

 
21 novembre 2020 | 11:23

Olio, Sicilia seconda in Italia Ottima produzione, ma meno olive

Dietro la Puglia, ha sorpassato la Calabria. Una raccolta inferiore alle attese, con notevoli differenze fra un territorio e l’altro, ma con una qualità in generale più che eccellente. Poca umidità, alte temperature.

21 novembre 2020 | 11:23
 

La Puglia si conferma la prima regione nel panorama produttivo italiano, ma la sorpresa è rappresentata dalla Sicilia che si colloca al secondo posto, con il sorpasso di una storica regione olearia come la Calabria. In particolare, ottimi risultati si registrano nell’agrigentino e nelle zone della Sicilia orientale, con le due Dop Monte Iblei e Monte Etna che segnano quantità e qualità in linea con le attese.

Olio, Sicilia seconda in Italia  Ottima produzione, ma meno olive

Raccolta delle olive in Sicilia presso il Gruppo Barbera

«Abbiamo raccolto prima, con un anticipo anche di due settimane rispetto ai tempi normalmente previsti - spiega Manfredi Barbera, amministratore unico del Gruppo Barbera di Custonaci (Tp) e consigliere nazionale di Federolio - questo anticipo di maturazione è dovuto a specifiche condizioni pedoclimatiche e a un prolungato mantenimento delle temperature sopra le medie stagionali che, soprattutto per le aree costiere della Sicilia, ha determinato anche un frutto più piccolo e concentrato».

Una produzione inferiore alle attese, con notevoli differenze fra un territorio e l’altro, ma con una qualità in generale più che eccellente, anche grazie a un andamento climatico caratterizzato da poca umidità e temperature stabilmente più alte rispetto alla media.

Le alte temperature hanno inoltre garantito una perfetta integrità del frutto, con un processo di maturazione anticipato. Sotto il profilo morfologico le olive sono risultate leggermente più piccole, con una maggiore concentrazione degli apporti polifenolici che hanno enfatizzato le caratteristiche organolettiche delle cultivar autoctone Nocellara, Biancolilla e Cerasuola.

Olio, Sicilia seconda in Italia  Ottima produzione, ma meno olive
Manfredi Barbera

«Per l’olio italiano - annota Manfredi Barbera - sarà un anno piuttosto impegnativo con i consumi che, a causa della crisi nel settore della ristorazione, si concentreranno maggiormente nel canale retail, all’interno dei supermercati e nei negozi al dettaglio. Una situazione difficile che comunque non ci trova impreparati, grazie a una politica di diversificazione che abbiamo messo in campo negli anni precedenti sia nei mercati che nei prodotti, ma anche per quanto concerne i canali di distribuzione. Una strategia che ci ha consentito di registrare un +10% nelle vendite del 2019, segno positivo che riscontriamo nei anche mesi di ottobre e novembre 2020. Una grande sfida attende l’extravergine italiano che, essendo un prodotto di qualità, si colloca in una fascia di prezzo premium destinata a subire ulteriori rincari, con contraccolpi nei consumi a causa della diminuzione del potere d’acquisto delle famiglie».

Per informazioni: www.oliobarbera.itwww.federolio.it


© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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