Le misure adottate in Lombardia non sono bastate a fare uscire il virus dalla Regione, lo si è visto con i casi registrati nei giorni scorsi in altre zone del Nord Italia. È di questa mattina, invece, la notizia di un primo caso in Sicilia: si tratta di una turista bergamasca in vacanza a Palermo, che ieri sera è stata ricoverata nell'ospedale Cervello di Palermo per controlli dopo aver mostrato sintomi influenzali.
Primo caso di contagio in Sicilia
È dunque il primo caso accertato di coronavirus nel Sud Italia. La donna è all’ospedale, mentre in provincia di Bergamo è stata disposta la quarantena per un gruppo di suoi amici e per le persone che sono state a stretto contatto coi turisti in questi giorni. Negativi, invece, i test cui sono state sottoposte altre persone in Val d'Aosta.
Intanto il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ha fatto sapere che “il rischio per le persone dell'Ue e del Regno Unito che viaggiano o risiedono in aree con presunta trasmissione comunitaria del virus è attualmente elevato", soprattutto però per le persone anziane e con più patologie.
In Italia al momento si contano sette vittime, anch’esse tutte anziane e con patologie pregresse. E salgono anche i contagiati, arrivati a quota 230. Ma gli ultimi positivi si sono registrati tutti nelle 'zone rosse' oppure in zone collegate, non ci sono quindi per ora nuovi focolai. L'Oms è preoccupata per "l'improvviso aumento" dei casi in Italia, ma il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, prova ad abbassare la tensione, ripetendo "siamo un Paese sicuro".
La Lombardia resta la regione con il maggior numero di casi (173 con 6 vittime), seguita da Veneto (33 e un morto) ed Emilia Romagna (18). Primi casi anche in Piemonte, Lazio, Alto Adige, Toscana e Sicilia.