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Il "Profumo dei Ricordi" MySocialRecipe premia Zenari

Al concorso gastro-letterario sono arrivati numerosi racconti, attraverso i quali i partecipanti hanno rievocato i loro ricordi. La menzione speciale di Italia a Tavola, partner dell'iniziativa, è andata a Sara Granero.

 
21 luglio 2020 | 15:31

Il "Profumo dei Ricordi" MySocialRecipe premia Zenari

Al concorso gastro-letterario sono arrivati numerosi racconti, attraverso i quali i partecipanti hanno rievocato i loro ricordi. La menzione speciale di Italia a Tavola, partner dell'iniziativa, è andata a Sara Granero.

21 luglio 2020 | 15:31
 

Emozionanti e suggestivi i racconti dei partecipanti del primo contest “gastroletterario” di MySocialRecipeIl profumo dei ricordi”, che da tutta Italia hanno condiviso i loro ricordi più intimi e preziosi, trasportando i lettori in un viaggio nella memoria, e rievocando antichi sapori e profumi. Un’occasione per scavare nel loro passato alla ricerca di un profumo legato al cibo, per rivivere un’emozione vissuta, un bel ricordo, che sia stato dolce, divertente, tenero: la Pasqua e il Natale non potevano mancare, come le ricette di recupero della tradizione contadina.

Il servizio di zucchine di Sara Granero - Il Profumo dei Ricordi MySocialRecipe premia Zenari

Il servizio di zucchine di Sara Granero

Tanti i racconti con amici, fratelli, madri ma a spadroneggiare sono state le nonne: simbolo ancora oggi dei legami familiari e delle tradizioni che sembrano tramandarsi saltando una generazione. La giuria composta dai giornalisti enogastronomici Lara De Luna e Francesco Fadda e dallo chef Mario Avallone, patron de La Stanza del Gusto, ha decretato i vincitori: al primo posto si è classificato Giordano Zenari, al secondo Rosa Del Gaudo e al terzo Giorgio Rosato.



A Sara Granero la menzione speciale di Italia a Tavola, media partner del contest, per il racconto del suo “Servizio di zucchine”, che vi riproponiamo di seguito.


I riti... I riti sono gesti che segnano profondamente i nostri ricordi e i legami con le persone che abbiamo incontrato nella nostra vita. Il ripetersi continuo delle cose che sembrano annoiare da bambini e da ragazzi, diventano invece perle preziose in età adulta, e mi ritrovo a sorridere ripensando a tutti quei pranzi dalla nonna il giovedì, dove il menu era sempre lo stesso, o a quella tenda del cucinino da cui uscivo per fare il mio spettacolino davanti al nonno che mi applaudiva.

Ma se dovessi scegliere un rito che mi ha accompagnato per tutta la vita ed è stato costante nei vari legami, quello è sicuramente il momento del caffè.

I primi caffè da bambina, dai miei nonni, di nascosto dai miei, mi facevano sentire grande. Poi ci sono stati i caffe` con le compagne di studio, quelli che segnavano il ritmo tra un esame e l’altro.

E poi i caffè sui tavolini del bar o a casa con le amiche, dove ci si perdeva nelle chiacchiere, nelle confidenze e nei segreti.
Dopo è arrivato il tempo del caffè con mio marito, la mattina e dopo cena, che segnava il tempo in cui ci si raccontava i progetti o gli eventi della giornata.

E ora il caffè anche con le mie figlie, oramai diventate adulte... mi sembra di conoscerle meglio quando si aprono davanti ad un caffè!

Il rito del caffè... mai da sola, mai di fretta, mai in piedi.

Il caffè per me è sinonimo di relazione, di entrare in sintonia con l’altro, di ascolto.

Ed è per questo che la mia ricetta non ha legami con gli aromi, i sapori di una volta, ma richiama ai miei riti di ieri, di oggi e di domani.

Avrei potuto presentare un piatto che sapeva di caffè, ma se ci penso bene, non è il caffè il protagonista del mio rito, ma la tazza che lo contiene.

Piccola, grande, colorata, di vetro... non importa di che forma sia, e in fondo non è importante neanche quello che c’è dentro: il momento in cui si prende una tazzina in mano è quello in cui ti dico: ora ho un po’ di tempo per te!

Ecco perché la scelta è caduta sul mio “servizio di zucchine”.

Un piatto che mi ricordi che il tempo dedicato agli altri non è mai tempo perso, che i legami con le persone che non ci sono più continuano a vivere grazie ai “riti condivisi” e che è di vitale importanza ogni giorno, fermarsi, respirare, ascoltare, vivere.
Queste zucchine hanno radici nel passato, i profumi che sprigionano sanno di convivialita` nel presente ed i fiori che contengono raccontano dei frutti (e dei caffè) del futuro.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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