Il suggestivo quartiere di Azabudai, nel cuore pulsante di Tokyo, cela una rara bellezza che mescola l'eleganza senza tempo dei suoi lampioni tradizionali con il brio moderno delle sue torri futuristiche. Un’oasi urbana vibrante e al terzo piano di un edificio avanguardistico, sapientemente orchestrato da Peppe Errichiello, sorge RistoPizza by Napoli sta’ ca’, un tempio culinario devoto alla innovazione italiana.
Il pizzaiolo Peppe Errichiello
Peppe Errichiello un “Pizzagourmiolo” a Tokyo
Peppe possiede un talento di lignaggio regio, non si autodefinisce uno chef ma definirlo pizzaiolo è riduttivo. Per lui, si conia il termine "pizzagourmiolo", una crasi temeraria tra “gourmet" e "guru", fusione di raffinatezza gastronomica e maestria culinaria che riassume perfettamente il suo credo: la pizza è un'esperienza sensoriale e artistica.
Essere accolti in RistoPizza, in sala il veterano Antonio, significa immergersi in un arcobaleno di colori e sapori, dove Peppe propone con delicata sicumera ingredienti inusuali per una pizzeria tradizionale: marmellata cremosa di ananas, nero di seppia, ricci di mare, pregiata carne wagyu e aceto balsamico di Modena sono una dichiarazione di creatività e passione gastronomica che rende omaggio all’estro italico.
Intervistare Peppe è simile a quello che in Giappone chiamano “omakase”, ossia il menu degustazione dove il cliente lascia il suo destino nelle sagaci mani dello chef. La sua energia è travolgente e con una passione sui generis. Un funambolismo gastronomico sul sottile equilibrio tra l’azzardo e lo stupore. Prenotare qui aspettandosi l’archetipo di una margherita è un pò come chiedere una tazza di semplice tè al Cappellaio Matto.
Margherita Estiva: Pomodoro San Marzano DOP. In uscita: stracciatella di bufala della Latteria Sorrentina, Olio Evo Frantoio Muraglia e Pesto di Basilico fatto in casa
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Marinara Moderna: Ristretto di San Marzano DOP azienda Solania. In uscita: ristretto di San Marzano e pomodorini dolci al forno leggermente bruciati, mousse di olive nere taggiasche, crema di aglio, filetti di acciughe, capperi di pantelleria fritti, origano fresco, succo di pomodoro
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La Psichedelica (dedicata allo Chef Massimo Bottura): Base di fior di latte. In uscita: velo di marmellata di San Marzano DOP azienda Solania, carpaccio di capesanta, carpaccio di bufala, black salt, salsa rossa con pomodorini datterini e frutti rossi, salsa gialla con pomodirini gialli e frutto della passione, a finire pomodirno verde, kiwi e basilico
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Da Kyoto a Tokyo: Vellutata di broccolo nero, Nanohana, Goya (verdura tipica dell'isola di Okinawa), mozzarella di bufala, anguilla in terracotta sul carbone, semi di zucca, olio alla menta, aceto balsamico invecchiato oltre 30 anni e a finire Sansho (pepe giapponese)
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Made in Japan: pizza in due cotture al vapore. In uscita Stracciatella dell'azienda Latteria Sorrentina al gusto macha, salmone di Murakami, uova di salmone, olio EVO Frantoio Muraglia al tè verde, foglie d'oro
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Pizza dedicata all'amico Luca Fantin, chef del Ristorante Bulgari di Tokyo. Trancio di pizza a tre cotture: 1) vapore, 2) passata nel burro, 3) a finire nel forno. Pesto di nocciola, sale di Maldon, confettura di fragola al profumo di basilico, ricci di mare
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Il nostro dialogo si è trasformato in un'onirica corsa alla ricerca del sapore. Ogni sua parola dipingeva un quadro vivace di ingredienti accuratamente selezionati e combinazioni ardite. Ogni morso di una pizza di Peppe è un tributo alla storia, all'innovazione e alla ricerca della perfezione. Non è raro che Peppe passi ore a calibrare la giusta dose di una base all'aglio, inseguendo l'equilibrio perfetto tra sapori intensi e armonia culinaria.
Peppe è un vero giocoliere dei sapori, ondeggia su trame inedite che sorprendono e deliziano. Come disse Cesare Pavese: «Lo stupore è la molla di ogni scoperta. Infatti, esso è commozione davanti all’irrazionale». Questa citazione riflette l'anima culinaria del “pizzagourmiolo”: una tentazione irresistibile di sbalordire con combinazioni ardite e qualità sublime. Abbinamenti come l'astice con il caciocavallo sono solo un esempio della sua abilità di alchimista nel mescolare elementi contrastanti per creare armonie sinuose.
Peppe Errichiello, pizzaiolo Top 3 in Asia
Nel raccontare la sua storia, emerge anche il profondo attaccamento alla terra d'origine. Nonostante vent'anni di esperienza in terra nipponica, il suo accento marcatamente partenopeo rimane intatto, e la sua cultura italiana è palpabile nelle sue creazioni. Alcune delle sue pizze sono tributi a icone del Belpaese come il Maestro Bottura e il defunto Gianni Versace.
Ma la ancestrale modestia giapponese di non definirsi chef svanisce quando Peppe, con un sorriso sornione, rivela il suo sogno di essere il Top 1 al mondo, per il momento è Top 3 in Asia (e #26 col suo storico locale Napoli sta’ ca’).
La pizza a stella Don Salvo di Peppe Errichiello
La sua pizza a stella Don Salvo ha rivoluzionato il panorama culinario di Tokyo, tanto da essere riproposta da altri colleghi come Don Peppe nei loro locali. Questo esempio di osmosi culinaria conferma la sua influenza nelle future generazioni nipponiche.
La pizza a stella Don Salvo di Peppe Errichiello
La sua mission è far sì che almeno il 60% dei suoi clienti se ne vada con "l'effetto wow," un obiettivo ambizioso che testimonia il suo desiderio di stupire e conquistare i palati più esigenti ma al tempo stesso la consapevolezza di alcune scelte divisive.
In conclusione, Peppe Errichiello è la personificazione stessa del pizzagourmiolo, Ogni sua pizza è un invito a un viaggio sensoriale che va oltre il semplice piacere del gusto, una visione dell’avvenire culinario, dove ogni morso è un inno alla scoperta.
Ad ottobre, stagione ideale per visitare il Paese del Sol Levante, esce la nuova carta di RistoPizza! «Ma io sono a Tokyo per mangiare una pizza?» «No, sei a Tokyo per un viaggio sensoriale senza precedenti, assaggia il futuro!». Arigatou Gozaimasu!