Bergamo e Brescia capitale della cultura, ma anche del metodo classico, almeno questo è quello che è andato in scena al ristorante La Caprese di Mozzo. Due realtà distinte unite dalla stessa proprietà. Stiamo parlando del Colletto (Adrara San Martino Collepiano, Bergamo) e di Gralò Franciacorta (Capriolo, Brescia) che interpretano in maniera diversa ma con un filo conduttore comune lo spumante metodo classico. Due aziende frutto della passione di Graziana Picchi e Lorenzo Fabbri. Il Colletto sfrutta un terreno marnoso e calcareo, collinare (siamo a 500 metri slm) che gode delle influenze del vicino Lago d’Iseo. I vigneti in Franciacorta sono su terreni sabbiosi e argillosi con ottimo drenaggio che donano eccellente sapidità e mineralità. Il focus principale però rimane l’uso di uvaggi in purezza (Chardonnay e Pinot Nero) e lunghi affinamenti sui lieviti. Due zone molto diverse che producono vini diversi ma come dicevamo, accomunati da un’idea ben precisa che punta alla qualità, rispettando il più possibile la natura e la materia prima e riducendo al minimo il dosaggio.

Federico Bovarini, Antonella Federico, Graziana Picchi e Lorezno Fabbri
La cena
Ma andiamo con ordine, cena di 4 portate ad ognuna abbinato un vino, gli ospiti sono stati guidati nella degustazione dal sommelier Federico Bovarini. Si parte dall’amouse bouche, abbinato al Gralò Franciacorta Docg extra brut, bolla fine, colore paglierino brillante, al naso è fresco con note di erba aromatica (mentuccia e rosmarino), sentori di crosta di pane. In bocca è fresco e leggermente sapido. Equilibrato e con una persistenza molto delicata. Si prosegue con il Carpaccio di triglia marinato al gin, pepe rosa e zenzero che ben si sposa con il Colletto “Il 99” blanc de blancs millesimato, Chardonnay in purezza, 90 mesi sui lieviti dal colore dorato brillante. Al naso un'esplosione di crosta di pane con note leggere di nocciola tostata e mandorla. Arriva poi pepe bianco e cedro candito. Molto complesso ma fresco. In bocca riporta le stesse sensazioni olfattive a cui si aggiungono un’estrema pulizia e freschezza supportate da una grande acidità. Diretto ed esplosivo.
A seguire un ottimo Gnocco di patata, cavolo nero, cipollotto e vongola verace, abbinato al
Colletto “Il 33” blanc de blancs, sempre Chardonnay in purezza, il colore è dorato brillante, si apre più delicato rispetto al precedente, con note di frutta, mela cotogna, mela cotta a seguire note balsamiche e fresche. In bocca è nitido, preciso e lineare, colpisce per la piacevole freschezza. Richiami di crema pasticcera e note citriche.

La degustazione di Federico BovariniScampo, latterino e calamari fritti, gustoso e piacevole come il
Gralò Franciacorta rosé dosaggio zero. Alla vista un rosa tenue e delicato, quasi occhio di pernice, al naso sensazioni di cipria e petali di rosa, molto elegante. In bocca è delicato dalla buona struttura e dalla piacevole acidità che invoglia a berne un altro bicchiere.
A chiusura tiramisù espresso e due chiacchiere con i produttori per meglio entrare nelle loro filosofia di vino e un grazie ad Antonella Federico e tutto lo staff de La Caprese!
Ristorante La Capresevia Giuseppe Garibaldi 7 - 24030 Mozzo (Bg)
Tel 035 4376661