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Chef veneto inventa l’Aria fritta e la notizia fa il giro del mondo

di Lina Pison
 
15 marzo 2019 | 12:02

Chef veneto inventa l’Aria fritta e la notizia fa il giro del mondo

di Lina Pison
15 marzo 2019 | 12:02
 

Chi l’avrebbe mai detto che, con una ricetta sull’Aria fritta, uno chef veneto avrebbe conquistato l’attenzione di giornali e televisioni di mezzo mondo? Ad inventarla è stato lo stellato Nicola Dinato.

Ma non fatevi ingannare dalle parole, perché si tratta di una provocazione come ci spiega lo stesso Dinato, classe 1981, patron del Feva di Castelfranco Veneto (Tv): «Stiamo vivendo un momento storico dove il nulla è sempre più importante e stiamo dimenticando i veri valori della vita. Era il 29 aprile 2018 quando decisi di mettermi a testare qualcosa, un'idea, su cui stavamo discutendo ormai da mesi in cucina. L’obiettivo era arrivare alla realizzazione di un concetto gastronomico che mi frullava in testa già da parecchio tempo. Un concetto figlio di un'epoca, quella che stiamo vivendo, dove tutto scorre a portata di polpastrello senza lasciare alcuna traccia in noi».

(Chef veneto inventa l’Aria fritta e la notizia fa il giro del mondo)
Nicola Dinato

«La scintilla - continua Nicola Dinato - fu proprio quando due ospiti, due giovani ragazzi, seduti al tavolo, passarono l’intera serata incollati al cellulare senza avere nulla che potesse essere uno scambio, una parola o un commento. Mi chiesi quale senso avesse allora il piacere di stare a tavola, il piacere del convivio, della condivisione vera, quella umana. Sentivo la necessità di dover trasmettere questo pensiero ai miei ospiti. Un messaggio forse un po’ nostalgico dei miei tempi, quelli in cui la gente ancora si parlava, un'epoca in cui internet ancora non aveva invaso ogni singolo aspetto del nostro pensare. Poiché il compito del cuoco non è quello di fare il filosofo, ma bensì di stare tra i fornelli, ho deciso di trasportare questo messaggio in quella che è la realtà della mia cucina, di renderlo concreto e commestibile con acqua, tapioca ed ozono. Ho deciso, insomma, di dare consistenza ad un famoso modo di dire: Aria fritta».

(Chef veneto inventa l’Aria fritta e la notizia fa il giro del mondo)

L’Aria fritta si può mangiare al Feva di Castelfranco. «È una nuvola vuota, tipo una chip - spiega lo chef - che serviamo con una maionese vegana al sesamo nero. È un canapé per accompagnare l’aperitivo, è la prima cosa che diamo per rompere il ghiaccio».

La notizia della ricetta è finita in America sul New York Post. Ma non solo: è rimbalzata in Canada, Sud America, Africa, Cina tanto per citare alcuni dei Paesi dove l’Aria fritta ha spopolato. È Dinato a raccontarci come è andata: «Tutto è nato durante il TEDx di Castelfranco Veneto. Mi si è avvicinato un giornalista del quotidiano La Tribuna di Treviso che mi ha intervistato, poi la redazione centrale ha voluto saperne di più. Sono subito usciti degli articoli su diversi quotidiani nazionali e la notizia ha cominciato a rimbalzare sul web. Poco dopo sono stato contattato da un giornalista di un’agenzia stampa russa che mi ha chiesto il video che avevo fatto con il mio cellullare e da lì l’Aria fritta è diventata virale a livello internazionale».

Nicola Dinato gestisce i ristoranti Feva a Castelfranco Veneto (1 Stella Michelin) e Zanze XVI a Venezia, come imprenditore Evo Elements, azienda che realizza prodotti per la cucina creativa, e una gastronomia sempre a Castelfranco Veneto.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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