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Visionaria, indomita, ingegnosa Alessia Uccellini si racconta

Abbiamo sollevato il cappello da cuoco ad Alessia Uccellini, cuoca del ristorante Fiorentino a Sansepolcro (Ar), che ci ha svelato i suoi segreti: da cosa voleva diventare da grande a ciò che non manca mai nel suo frigo

di Carla Latini
 
19 marzo 2021 | 06:35

Visionaria, indomita, ingegnosa Alessia Uccellini si racconta

Abbiamo sollevato il cappello da cuoco ad Alessia Uccellini, cuoca del ristorante Fiorentino a Sansepolcro (Ar), che ci ha svelato i suoi segreti: da cosa voleva diventare da grande a ciò che non manca mai nel suo frigo

di Carla Latini
19 marzo 2021 | 06:35
 

Alessia Uccellini si definisce “architetto del gusto”, con una laurea sui restauri alla Galleria degli Uffizi, un diploma di master “Le Rotte del Gusto” in turismo enogastronomico e prodotti di nicchia (da cui è nato il libro “Piero Della Francesca. Favole in cucina. Ricette, racconti, segreti”), un diploma da sommelier Ais, un diploma da degustatore d’olio Aicoo-Associazione italiana Conoscere l’olio d’oliva. Dal 1998 al 2003 collabora agli allestimenti delle mostre e ai cataloghi della Galleria degli Uffizi, fino a quando il Fiorentino, il ristorante di famiglia fondato nel 1807 a Sansepolcro (Ar), ha bisogno di lei.

Così passa a pentole, fornelli e mestoli. L’amore per la cucina antica la porta a scrivere un altro libro con Nicoletta Cosmi, “Il Convivio rinascimentale di Sansepolcro” e alla collaborazione con trasmissioni televisive. “A tavola con la storia” per Sky Alice, “Uno Mattina”, “Linea Verde”, “Mezzogiorno in famiglia”, “La prova del cuoco” e l’Eco-cucina di “Geo” su Rai 3.

Alessia Uccellini Visionaria, indomita, ingegnosa Alessia Uccellini si racconta

Alessia Uccellini


Insegna alla facoltà di Lettere di Arezzo, all’Accademia del Gusto di Arezzo, alla Purdue University di Fort Wayne, Indiana, alla Seattle University con la Luca Pacioli Society, all’Università di Kyoto. È relatrice in diversi convegni sulla cucina antica e giurata in varie competizioni. Collabora con l’Accademia italiana di gastronomia storica, con la Federazione Cuochi Toscani, con la condotta Slow Food della Valtiberina ed è coinvolta in progetti come la Strada dei sapori e del vino e gli Orti del tempo. Intanto, segue con passione il ristorante e gestisce una famiglia con 4 splendide bambine di 10, 8, 6 e 4 anni. Per questo si è spesso meritata il titolo di “mamma chef”.


Da bambina cosa sognavi di diventare?
Un’attrice

Il primo sapore che ti ricordi.
La crema di riso

Qual è il senso più importante?
La vista

Il piatto più difficile che tu abbia mai realizzato.
La galantina di pollo con gelatina naturale

Come hai speso il primo stipendio?
In un albergo con ristorante stellato con terme e spa

Quali sono i tre piatti che nella vita non si può assolutamente fare a meno di provare?
L’impasto dei crostini toscani ai fegatini, la panzanella e il gelato

Cosa non manca mai nel frigo di casa tua?
Il latte

Qual è il tuo cibo consolatorio?
Il millefoglie alla crema e i tortellini in brodo

Che rapporto hai con le tecnologie?
Odio e amore

All’Inferno ti obbligano a mangiare sempre un piatto: quale?
Prugne bollite e pasta alla pomarola

Chi inviteresti alla cena dei tuoi sogni?
Esagero: mio marito e le bambine, mio fratello, gli amici cari, i miei genitori e i miei nonni che non ci sono più

Quale quadro o opera d’arte rappresenta meglio la tua cucina?
“Le tre età della donna” di Gustav Klimt

Se la tua cucina fosse una canzone quale sarebbe?
Un misto fra “Viva la pappa col pomodoro” e “Rossetto e cioccolato”


Per informazioni: www.ristorantefiorentino.it

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