Patrizia Pasqualetti da Orvieto, una laurea in Lettere e Filosofia ed una passione grande per il gelato. Vive e lavora sulla favolosa West Coast, a San Francisco. Gradevole, interessante, ricca di spunti, la conversazione.
Gio Gelati, il vero gelato italiano a San Francisco
V: Ciao, cara Patrizia. Cosa fai a
San Francisco?
P: Ciao, Vincenzo. Sono venuta a fare gelato!
V: Ah, ho capito bene: fai
ice cream?
P: Dopo 30 anni di produzione in Italia nei locali dell’azienda di famiglia, ho pensato che fosse interessante capire quanto gli americani amassero il gelato italiano. Io produco
gelato e non ice cream.
V: Ma perché, scusa, ice cream non è il termine inglese per indicare il gelato?
P: No! Il
vero gelato italiano ha una ricettazione ed esecuzione molto differente dall’ice cream. Il gelato italiano usa
ingredienti freschi quindi frutta fresca,
latte ed altri ingredienti freschi. Ribadisco: “freschi”! L’ice cream è un buon prodotto ma viene eseguito in maniera diversa, oltre ad avere molti più ingredienti.
V: È sostanziale anche la presenza del latte nel gelato, come è sostanziale la sua assenza, dall'acqua rimpiazzato, nell'ice cream?
P: Il latte per alcune
ricette è di fondamentale importanza; la scelta di questo ingrediente deve essere molto attenta. L’
acqua è un ingrediente di fondamentale importanza nel gelato italiano, soprattutto quello di frutta. Questa è una profonda differenza dall’ice cream. È molto apprezzato il gelato
dairy free (
senza lattosio) negli Usa, oggi più di ieri.
V: Immagino che in una metropoli come San Francisco, tu riesca ad essere non soltanto gelateria di vicinato ma anche di destinazione, è così?
P: Assolutamente si. “
Gio gelati” (la gelateria di Patrizia) è in una location molto bella e interessante. Ho molti clienti locali ma soprattutto serviamo tutta la
Bay Area.
V: Ma non dirmi che vengono sin dalla
Silicon Valley?
P: Assolutamente sì. Oltre a clienti che vengono appositamente per gustarsi un gelato abbiamo messo in piedi un progetto di fidelizzazione attraverso “
Gio Club”. Ogni martedì parte il furgone Gio per consegnare il gelato porta a porta ai membri del club. Il mio business partner ha lavorato ad una piattaforma unica e interessante.
V: Quindi, elogio della
fidelizzazione con loyalty card
P: Anche, ma non solo! L’esperienza da Gio gelati è fondamentale per capire l’essenza del gelato italiano.
V: Quindi, Patrizia, tu sei un'
ambasciatrice del gelato italiano sulla West Coast?
P: Grazie, Vincenzo. Questo appellativo mi lusinga. Come accennavo, io mi trovo a San Francisco perché volevo capire quanto fosse interessante produrre il vero gelato italiano negli States.
V: Quali sono le abitudini di consumo del gelato a San Francisco? Noi italiani privilegiamo le ore pomeridiane e quelle serali. Da voi, invece?
P: Devo ammettere che le prime vendite avvengono nella seconda parte della mattinata. Ad ogni modo anche qui il pomeriggio e la sera sono le due parti del quotidiano più privilegiate.
V: Ed anche da voi c'è comunque il picco del weekend?
P: Sì, weekend lungo. Qui il
weekend comincia il giovedì sera!
La gelatiera Patrizia Pasqualetti
V: Con annesso Friday Style! Dimmi, Patrizia, segmentando per generazione, come descrivi la tua clientela?
P: Fortunatamente il gelato è un piacere da condividere. La condivisone non ha età, ceto sociale, appartenenza a varie nature. Il gelato è un prodotto, oggi più di ieri
socialmente sostenibile.
V: Socialmente sostenibile sì, ma quanto, nel tuo caso, venire a prendere il gelato da te è anche "to enjoy Italy"?
P: Of course, tantissimo!
V: Hai curato anche interni e arredi pensando ad evocare il
Made in Italy?
P: Gio gelati è stato curato nei dettagli tecnici da me, nello stile dal nostro team, in particolare dalla moglie del mio partner, pertanto rispecchia le caratteristiche di un locale italiano con accento europeo. Ed è anche per questo motivo che i clienti si sentono a proprio agio.
V: Sai benissimo che fino alla prima metà dello scorso secolo San Francisco Bay fu destinazione di emigranti italiani in prevalenza pescatori. C'è ancora una folta presenza di italiani?
P: Assolutamente sì. Non solo pescatori, anche molti costruttori. Ci sono famiglie italiane che sono a San Francisco dai primi del ‘900. Tanti italiani sono arrivati dopo il disastroso terremoto del 1906. Furono chiamati per fare lavori di carpenteria.
V: E adesso tanti giovani laureati italiani lavorano nella Silicon Valley.
P: Sì, ma non solo. Tanti italiani sono in questa parte d’America per raccontare la
storia del cibo italiano con i suoi meravigliosi ingredienti.
V: Ecco, e tu Patrizia, sei sinergica con la ristorazione italiana di qualità che opera a San Francisco?
P: Direi assolutamente di sì, caro Vincenzo. Siamo compatti verso un’unica direzione: il Made in Italy.
V: "Compatti"... che bella parola! Ascolta, Patrizia, immaginiamo che io venga nella tua gelateria e deleghi a te la scelta dei gusti (mai più di due) per il mio gelato. Che gusti mi fai assaggiare?
P: Ti consiglierei una frutta di stagione come la
pera Williams o il mandarino in abbinamento al
cioccolato fondente dairy free.
V: Ed io accetterei volentieri il tuo consiglio! Che augurio per il
Nuovo Anno vuoi fare a noi connazionali dalla bella e lontana San Francisco?
P: Augurio di serenità in prima battuta e poi di tenere alta l’eccellenza degli ingredienti e della qualità dei nostri prodotti. Gliela faremo!