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È arrivata la stagione del melone, conosci le sue proprietà?

La stagionalità del melone va da maggio a settembre inoltrato ed è uno dei frutti simbolo dei mesi caldi. Oltre che a essere dissetante, possiede diverse proprietà nutrizionali degne di nota

 
24 maggio 2023 | 07:30

È arrivata la stagione del melone, conosci le sue proprietà?

La stagionalità del melone va da maggio a settembre inoltrato ed è uno dei frutti simbolo dei mesi caldi. Oltre che a essere dissetante, possiede diverse proprietà nutrizionali degne di nota

24 maggio 2023 | 07:30
 

Anti-age, perfetto per dissetarsi per i primi caldi e per fare il pieno di vitamine e sali minerali. Stiamo parlando del melone. La sua stagionalità copre tutti mesi estivi: si può trovare a partire da maggio e fino a settembre inoltrato. Ne esistono diverse tipologie, tra cui la più nota è quella del cantalupo, caratterizzato dal colore arancione acceso della polpa. Altrettanto noto è il melone invernale, che è disponibile nei mesi più freddi e si riconosce dalla buccia biancastra e liscia, e dalla polpa più chiara. Alimento energetico e completo, consigliato a tutti soprattutto durante la stagione calda, il melone ha diverse proprietà nutrizionali che vanno conosciute per consumarlo al meglio e consapevolmente.

È arrivata la stagione del melone conosci le sue proprietà?

Tutte le proprietà del melone

«In molti mi chiedono se prosciutto e melone è possibile mangiarlo come sostituto di un pranzo - ha commentato Martina Gozza, dietista di Humanitas, in un articolo di Humanitas Salute. Nella maggior parte dei casi la mia risposta è negativa: si tratta difatti di un abbinamento decisamente sbagliato. Il problema non sta certamente nella densità calorica: 100 g di prosciutto crudo e 250 g di melone apportano solamente 220 kcal, molto meno di un pasto completo. Allora quali sono le motivazioni? Con l'arrivo dell’estate, sudando, si perde un’eccessiva quantità di potassio e per reintegrarlo necessitiamo di almeno cinque porzioni tra frutta fresca e verdure di stagione e di ridurre il sodio con la dieta, di cui, ahimè, è molto ricco il prosciutto crudo. Molto meglio sarebbe dunque consumare, seppur occasionalmente, melone e affettato di manzo, decisamente meno salato».

I valori nutrizionali del melone

Il melone è un frutto ricco di sostanze nutrienti, ma povero di calorie. Sempre prendendo come riferimento 100 grammi di prodotto edibile, nel Cantalupo, per esempio, troviamo 34 kcal, mentre nel melone bianco solo 22. Dal punto di vista dei minerali e delle vitamine, si osserva come il melone sia ricco di potassio, calcio, fosforo, sodio, ferro, magnesio, vitamina C, vitamina B6, vitamina A e vitamina K. Prendendo in considerazione 100 grammi di melone di Cantalupo, ecco i valori nutrizionali:

  • 90,1 di acqua;
  • 0,8 g di proteine;
  • 0,2 g di lipidi;
  • 7,4 g di zuccheri solubili;
  • 0,7 g di fibra.

L’elevata dolcezza di questo frutto non va a inficiarne la quota energetica e lo rende adatto anche ai regimi alimentari ipocalorici, salvo indicazione differente da parte di uno specialista.

Melone, un alimento idratante e rinfrescante

Composto prevalentemente da acqua (al 90%), il melone è idratante, diuretico e saziante. Proprio per questa elevata percentuale d’acqua, gli esperti sconsigliano di consumarlo per chi già segue una terapia diuretica perché, in alcuni casi, ci potrebbero essere delle interferenze. La presenza di vitamina A, invece, rende questo frutto capace di proteggere l’intestino e la pelle per la presenza di beta-carotene, capace, come nel caso di altri alimenti di colore arancione, di favorire una corretta abbronzatura e di svolgere un’azione protettiva rispetto agli effetti dannosi dei raggi UV, e in particolare gli UVB.

Il melone possiede anche preziose proprietà antiossidanti e sostiene l’organismo contro l’invecchiamento cellulare e l’attività nociva dei radicali liberi. L’alta quantità di potassio fa di questo frutto un prezioso alleato anche del sistema circolatorio e contribuisce al mantenimento costante della pressione arteriosa. Inoltre il consumo di questo frutto è associato a un minor rischio di sindrome metabolica, ed è stato dimostrato che può migliorare il metabolismo dell’insulina e degli zuccheri nel sangue. Quest’ultima caratteristica fa sì che talvolta possa essere consigliato per la dieta di chi soffre di diabete.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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