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Google azzera le commissioni per gli alberghi italiani

Il colosso di Mountain View da un paio d'anni si interessa di turismo e ora ha colto la possibilità di competere con piattaforme come Expedia, Trivago e Booking alleandosi con gli hotel a cui fornisce servizi gratuiti

di Leonardo Felician
 
17 marzo 2021 | 16:43

Google azzera le commissioni per gli alberghi italiani

Il colosso di Mountain View da un paio d'anni si interessa di turismo e ora ha colto la possibilità di competere con piattaforme come Expedia, Trivago e Booking alleandosi con gli hotel a cui fornisce servizi gratuiti

di Leonardo Felician
17 marzo 2021 | 16:43
 

Google tira fuori l’artiglieria nel settore del turismo messo in crisi dall’emergenza sanitaria e sceglie l’Italia, uno dei Paesi più colpiti e al tempo stesso uno dei Paesi leader nel mondo nel settore per lanciare il guanto di sfida al mondo delle Ota, i potenti motori di ricerca turistica come Booking, Expedia o Trivago che sono diventati grandi grazie a commissioni che tutti gli albergatori sono concordi nel giudicare esose.

Google a fianco degli hotel per far concorrenza agli Ota Google azzera le commissioni per gli alberghi italiani

Google a fianco degli hotel per far concorrenza agli Ota


Google elimina le commissioni su Hotel Ads
Da una settimana Google ha scelto di eliminare le commissioni dai link di prenotazione degli alberghi. Quando si svolge, ad esempio, una ricerca del tipo “prezzi Hotel Venezia” oltre a una serie di annunci è esperienza comune che compaia una mappa con un box per le prenotazione in diretta. Per posizionarsi in questo spazio privilegiato gli hotel dovevano pagare una commissione, che ora è stata abolita per gli alberghi italiani presenti sulla piattaforma pubblicitaria specializzata Hotel Ads che consente di far visualizzare prezzi e disponibilità in tempo reale per specifiche date selezionate dal navigatore su internet.

Google Travele e Hotel Insight gli altri strumenti a disposizione
L’interesse per il mondo del turismo e dei viaggi non è nuovo per Google, che già due anni fa aveva lanciato Google Travel, una piattaforma nata per la pianificazione dei viaggi. Qualche mese fa invece, in pieno periodo di emergenza, il colosso di Mountain View aveva messo a disposizione Hotel Insight, un’operazione pensata per aiutare la ripresa del turismo e farsi trovare pronti al momento della ripartenza.

Con questo servizio parimenti gratuito è possibile conoscere la provenienza geografica delle ricerche sul motore a livello di città o di zona, i trend rispetto alle ultime settimane e agli anni precedenti, nonché la provenienza geografica dei potenziali interessati e i i trend in aumento o diminuzione. Ad esempio per la città di Venezia il calo è stato tra il 50 e il 75% rispetto all’era pre-Covid, più marcato per gli stranieri che per gli italiani, salvo nel periodo di Carnevale. Per città meno frequentate dalla clientela straniera a lunga distanza, come Trieste, il calo è stato intorno al 50%.

Tenere il passo con la nuova normalità
Dietro alla scelta di Google si possono ipotizzare alcuni fenomeni sia di breve, sia di lunga portata: da un lato il desiderio di recuperare visibilità all’interno del mondo turistico contrastando il calo dei viaggi e dei collegamenti aerei, le cui ricerche sono per ovvie ragioni notevolmente diminuite; dall’altro la volontà di entrare a competere nel ricco piatto delle Ota, sottraendo loro parte del traffico.

Taluni potrebbero ipotizzare che i servizi attualmente resi gratuitamente da Google verranno fatti pagare in futuro, dopo la sperabile fine dell’emergenza sanitaria. Ma è più probabile che restino gratuiti, ingolosendo invece i potenziali utenti con servizi a pagamento più potenti e precisi. Non a caso Hotel Insight ha generato tanto interesse anche sulla stampa, ma fornisce contenuti aperti modestissimi, mentre per Hotel Ads sono già da subito proposti una serie di servizi e suggerimenti a pagamento per meglio posizionare e far comparire i propri hotel.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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