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L'Italia del vino Piemonte, terra enogastronomica

di Eros Teboni
Miglior sommelier del mondo Wsa 2018
 
05 maggio 2019 | 10:47

L'Italia del vino Piemonte, terra enogastronomica

di Eros Teboni
Miglior sommelier del mondo Wsa 2018
05 maggio 2019 | 10:47
 

Il Piemonte è sicuramente uno dei più importanti territori italiani dal punto di vista vitivinicolo, con un ampio patrimonio di storia e tradizioni.

Partendo dal cibo e arrivando al vino, parliamo di una regione ricca di sapori e profumi, conosciuta in tutto il mondo per i suoi vitigni e le sue creazioni culinarie, famosa anche per la sua "classicità" nonché per l'esaltante tradizione enogastronomica che è in grado ancor oggi di promuovere.

Padroneggiano i vini a bacca nera, con il Nebbiolo a far da porta bandiera; il suo territorio d'elezione, quello dove riesce a dare la sua miglior espressione, è situato nelle Langhe, tra Barbaresco e Barolo. Oltre a quest'ultimo, denominato “il re dei vini” all'interno dei confini regionali - del quale ho scelto qui una delle sue migliori interpretazioni - vorrei far conoscere anche altre due realtà differenti di vitigni, meno classiche ma più moderne. Percorriamo quindi un viaggio che va dal classico ed elegante per arrivare al potente ed esplosivo.

(L'Italia del vino Piemonte, terra enogastronomica)

“Herzú” Riesling 2017 - Ettore Germano
Vitigno: Riesling Renano
Età delle viti: 25 anni
Consumo: dal 2019 al 2030
Forma di allevamento: Guyot
Alcol: 12,5% vol.
Prezzo medio: 25 euro
Abbinamento consigliato: Tagliolini al carbone attivo e Black Tiger

(L'Italia del vino Piemonte, terra enogastronomica)

La dimostrazione di come anche in Italia il Riesling riesca ad essere prodotto in modo eccelso. Questo prodotto offre un bell'esempio di rapporto qualitá/prezzo sbilanciato: difatti per la grande qualità ed espressione che questo vino riesce a trasmetterci, potrebbe sicuramente avere un valore commerciale più elevato. Il classicismo e la grande espressione di note varietali, dagli agrumi alla pesca fino all'albicocca, sostenuti da una spalla acida più che importante, rendono questo vino una delle migliori espressioni di questo vitigno nel nostro Paese. Non tipico per la zona di produzione, visto che ci troviamo nelle Langhe, ma di qualità direttamente proporzionale a quella dei vini prodotti nelle vigne vicine.

“Ai Suma” Barbera d'Asti - Braida
Vitigno: Barbera
Età delle viti: 50 anni
Consumo: 2019-2040
Forma di allevamento: Guyot
Alcol: 16,5% vol.
Prezzo medio: 70 euro
Abbinamento consigliato: Filetto di cervo con pastinake e sesamo

(L'Italia del vino Piemonte, terra enogastronomica)

Nasce nel 1989 da una prima vendemmia tardiva del Barbera. Giacomo Bologna di sua iniziativa riesce a creare questa perla piemontese. Una Barbera portata agli estremi, dove il frutto e gli aromi esplodono sia al naso che in bocca richiamando frutta rossa matura, ciliegie e prugne. Note speziate e tostate, dal cioccolato al caffè fino alla vaniglia, arricchiscono lo spettro aromatico di questo vino donandogli un'ulteriore complessità. Una grande struttura e un titolo alcolometrico da peso massimo sono accompagnati da un acidità verticale e lineare, grazie alla quale il vino mantiene un eleganza e una finezza non tipica per vini di questo tipo.

Barolo Docg “Sottocastello di Novello” 2013 - Cá Viola
Vitigno: Nebbiolo
Età del vigneto: 15 anni
Consumo: dal 2019 al 2035
Forma di allevamento: Guyot
Alcol: 14% vol.
Prezzo medio: 80 euro
Abbinamento consigliato: Ravioli di patate con ricotta e cips di pancetta

(L'Italia del vino Piemonte, terra enogastronomica)

Punta di diamante di Cá Viola, nato nel 2006, rappresenta la continua ricerca di perfezione di questa cantina. Prodotto solo nelle migliori annate, mostra come il Nebbiolo riesca ad essere versatile ed importante nella sua miglior espressione, il Barolo. Vino dotato di grande cromaticità, dove il rosso rubino si combina con leggeri riflessi aranciati. Ottima speziatura, dal pepe nero al tabacco fino al cioccolato, con note ben definite di piccola frutta rossa; grande lunghezza, tannini morbidi e setosi con un acidità non invadente e compatta.

Piatti di Tina Marcelli, cuoca del Feuerstein di Brennero (Bz)

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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