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Novità tra etichette e cantina C'è ottimismo a Conca di Bolgheri

Per la vendemmia 2020 in cantina da Silvia Cirri regna l'ottimismo: una nuova cantina sulla via provinciale, una terza etichetta - l'Apistos Bolgheri Superiore -, e un ettaro impiantato a Viognier.

di Mariella Morosi
 
28 agosto 2020 | 09:40

Novità tra etichette e cantina C'è ottimismo a Conca di Bolgheri

Per la vendemmia 2020 in cantina da Silvia Cirri regna l'ottimismo: una nuova cantina sulla via provinciale, una terza etichetta - l'Apistos Bolgheri Superiore -, e un ettaro impiantato a Viognier.

di Mariella Morosi
28 agosto 2020 | 09:40
 

I sogni possono realizzarsi anche in tempi di lockdown perché i ritmi della natura sono sempre vincenti. A dirlo è Silvia Cirri, titolare della Cantina Podere Conca di Bolgheri che guarda con ottimismo a questa vendemmia 2020. La sua è una voce particolarmente incisiva e improntata all'ottimismo poiché, oltre ad essere appassionata vignaiola, è anche primario di anestesia, rianimazione e terapia intensiva a Milano.

Cantina Podere Conca di Bolgheri - Novità tra etichette e cantina al Podere Conca di Bolgheri

Cantina Podere Conca di Bolgheri

«Appena l’evoluzione della situazione nell’ospedale l'ha reso possibile - dice - sono saltata in macchina per raggiungere Bolgheri in uno stato di grande trepidazione ed attesa. I vigneti e gli ulivi di Podere Conca, casa mia, mi hanno accolto nella loro migliore, affascinante fase vegetativa. La vita piano piano timidamente riprende ma ci sentiamo ancora un po’ storditi quasi come fossimo in convalescenza da uno strano male».



Ma ora per la vendemmia 2020 a Podere Conca regna l'ottimismo con tre novità: una nuova cantina sulla via provinciale che collega Donoratico a Castagneto Carducci, una terza etichetta, l'Apistos Bolgheri Superiore, un Cabernet Franc in purezza con lunga maturazione in tonneaux di primo passaggio e, in località Ferruggini Sant’Uberto e, sempre pensando al futuro, un altro ettaro impiantato a Viognier.

Questo vitigno è stato ammesso nel disciplinare della Doc Bolgheri su richiesta del Consorzio. «È la conferma - dice Silvia Cirri - che la nostra idea di puntare su questa varietà internazionale aveva dei fondamenti corretti. Pensavamo che si sposasse perfettamente con le peculiarità della zona. Abbiamo ordinate le barbatelle a Condrieu, la regione francese più vocata». Difficile non pensare a quello che di personale ed intimo sia alla base della decisione di far rivivere la piccola proprietà di famiglia, nove ettari in tutto tra vigneto e oliveto, intorno alla casetta ottocentesca dalle tante porte rosse, esempio di edilizia colonica locale.

Silvia Cirri, Livio Aloisi e Giovanni Gastel Jr - Novità tra etichette e cantina al Podere Conca di Bolgheri
Silvia Cirri, Livio Aloisi e Giovanni Gastel Jr

Siamo nella zona del Bolgherese, famosa per i prestigiosi supetuscan, dove sono grandi e blasonate cantine come San Guido o la Tenuta dell'Ornellaia. La casa è poco distante da quel Viale dei Cipressi cantato dal Carducci, ora Patrimonio dell’umanità, ma soprattutto in una terra dove hanno vissuto generazioni della famiglia Cirri e che merita di essere rispettata e che i suoi frutti siano valorizzati. Tutto è coltivato biologicamente in questa terreno inclinato dai lati verso il centro, una vera e propria conca.

L'azienda è nata nel 2015 e con una produzione di sole due etichette: il bianco Elleboro e il rosso Agapanto, ma sta prendendo forma il terzo progetto Apistos. La produzione è di circa 15mila bottiglie, eppure nelle grandi competizioni internazionali gli allori non si sono fatti attendere. Un grande orgoglio per Silvia Cirri che ha coinvolto nell'avventura l’amico di sempre, Livio Aloisi, esperto e appassionato di agricoltura biologica, e il nipote Giovanni Gastel jr. Lo ha fatto pensando a chi ha vissuto su quella terra ma anche alle generazioni ultime: Virginia Archinto Rocca Saporiti, figlia di Silvia, Flavia Aloisi, figlia di Livio e Manuela Gastel, moglie di Giovanni.

Podere Conca diventa un’azienda anche grazie alla collaborazione di un piccolo team di sole donne che Silvia ha selezionato personalmente in quanto «animate dalla stessa mia passione, giovani, esperte, capaci, oneste ed entusiaste», a cominciare dall'enologa Laura Zuddas e dall'agronoma Linda Franceschi. Ma ci sono anche, tra le altre, Ginevra Bagnoli per l’amministrazione e Maddalena Mazzeschi del marketing e comunicazione. La nuova storia della casa dalle porte rosse è ora affidata alle sue etichette in una regione blasonata come la Toscana che vanta 11 vini Docg e 39 Doc.

Agapanto Doc ed Elleboro Igt Costa Toscana - Novità tra etichette e cantina al Podere Conca di Bolgheri
Agapanto Doc ed Elleboro Igt Costa Toscana

Protagonisti, nel limitato territorio bolgherese tra il mare e le colline, sono i vitigni internazionali di origine Bordolese, ben adattati con grandi risultati. Il bianco di Podere Conca è l'Elleboro Igt Costa Toscana (da Helleborus, fiore della famiglia delle Ranunculacee, detto anche Rosa di Natale perché fiorisce a dicembre). È uno di quei toscani subito riconoscibili, dalle note di frutta gialla estiva, perfetto in abbinamento con aperitivi e piatti di pesce. È prodotto con uve Viognier, il vitigno prevalente, poi Chardonnay e Sauvignon, ma con percentuali variabili secondo l'annata. È stato scelto di escludere il locale e diffuso Vermentino. Le vinificazioni sono separate e alla fine dell’affinamento viene formata la cuvée. Dopo la pressatura soffice il mosto fermenta in vasche di acciaio, dove avviene anche l'affinamento. Il rosso Agapanto Doc (dal greco antico agape,amore e anthos,fiore) è un blend di Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Ciliegiolo, vitigno per cui Silvia Cirri ha una vera passione. Dopo la fermentazione in acciaio va in affinamento 12 mesi in legno (tonneaux e barriques di rovere francese di secondo passaggio) e poi 6 mesi in bottiglia. Armonico ed esuberante, con note intense di frutti rossi si abbina bene ai sapori intensi della tradizione toscana: salumi, formaggi e carni rosse.

C'è grande cura anche nella produzione di olio extravergine Igp con raccolta manuale e rispetta le antiche tradizioni locali. Le varietà sono Frantoio, Moraiolo e Leccino. La raccolta avviene tra la fine di ottobre e gli inizi di novembre quando le olive sono giunte alla giusta maturazione e la lavorazione avviene entro 24 ore dalla raccolta.

Per informazioni: www.podereconcabolgheri.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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