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Nei vini di Valentino Butussi tutto l'orgoglio friulano

Un'azienda che ha i propri vigneti in una zona che già duemila anni fa veniva apprezzata per la forte vocazione vinicola. Siamo lungo la via Forum Juli, in provincia di Udine

di Guido Ricciarelli
 
27 giugno 2022 | 11:26

Nei vini di Valentino Butussi tutto l'orgoglio friulano

Un'azienda che ha i propri vigneti in una zona che già duemila anni fa veniva apprezzata per la forte vocazione vinicola. Siamo lungo la via Forum Juli, in provincia di Udine

di Guido Ricciarelli
27 giugno 2022 | 11:26
 

L’azienda Valentino Butussi si trova in provincia di Udine sulla via Forum Juli, antica strada romana oggi denominata “Prà di Corte”. Già duemila anni fa questa zona era considerata tra le più vocate alla viticoltura friulana. Questa terra vanta innumerevoli vendemmie, oltre ad impianti recenti si possono trovare vigneti che risalgono agli anni ’60. Nella successione generazionale il timone dell’azienda è adesso nella salde mani di Filippo Butussi.

Credito foto: Fabrice Gallina Nei vini di Valentino Butussi tutto l'orgoglio friulano

Credito foto: Fabrice Gallina

 

Per la degustazione si parte con i Sauvignon

Scalando la degustazione  per tipologie si parte con i Sauvignon. Il 2020 è di un paglierino intenso e lucente, fragranti profumi dai toni delicati. Felce, sambuco e mughetto lasciano spazio a ricordi di pesca bianca e kiwi. Sferzate balsamiche di mentuccia e rosmarino arricchiscono lo sfondo. Al palato è ricco, corrispondente e saporito. Finale pulito e delicatamente amarognolo.

Il Genesis 2019, anch’esso Sauvignon in purezza, è paglierino intenso dai riflessi dorati. Il profilo aromatico, per nulla scontato, spazia dalla frutta tropicale alla marmellata di agrumi, dal bosso alle foglie di alloro, sino a posarsi su netti timbri di frolllino alla panna. Nascosta tra le righe una rinfrescante risonanza di erbe alpine. Sorso autorevole, che esprime perfettamente la combinazione tra freschezza e avvolgenza. Lo sviluppo è segnato da fiera sapidità e dettagliata corrispondenza. Finale di ottima lunghezza e pulizia. 

A margine un assaggio fuori programma del Genesis 2014 che riprende le analogie del 2019 con toni più evoluti ed amarognoli.

Cambio di  schema per il Pinot Grigio Ramato. Il 2020 veste color buccia di cipolla, tenue e luminosa. Avvincente esordio agli agrumi, mandarino e scorzette di arancia candite, poi resina, bacche d’alloro, goji e ribes, riverberi di muschio bianco. L’approccio al palato va dritto al punto. Rinfrescante, supportato da grande pulizia e buona struttura. Lento congedo su intrecci erbacei.

Il 2019 che porta il nome di Madonna d’Aiuto, ha una splendida tonalità rosata. Panorama olfattivo di grande eleganza. Arancia sanguinella, glicine ed erbe officinali si alternano a stuzzicanti ricordi speziati di coriandolo e paprika dolce. A salire sul palco sono poi resine, fiori di carcadè e delicate fragoline di bosco. Il sorso inneggia a struttura e spessore, accompagnati fin dalle prime battute da una suadente deriva salina. Un’indelebile impronta ripropone  passo passo le note odorose, sigillo conclusivo di un percorso lungo e armonico.

 

Rosso immancabile

Ferma restando la vocazione bianchista dell’azienda non può mancare un rosso importante come il Santuari 2016, un 100& Cabernet Sauvignon. Vibrante rosso rubino. Ventaglio olfattivo composto da insistenti volute odorose di ciliegie e fragole, sfalci estivi, iris, sottobosco, sbuffi di cannella e una sottile terrosità. L’approccio iniziale al palato è avvolgente, si rivela poi saporito, dominato da un durevole nerbo fresco e sostenuto da una trama tannica ben proporzionata. Riverberi di erbe mediterranee e speziati in chiusura.

Non può mancare un Refosco dal peduncolo rosso, il Godje 2016. Rosso rubino fitto. Grande impatto fruttato, con profumi di confettura di prugne, visciole sotto spirito e rose appassite, cui si uniscono bacche di ginepro e anice stellato. Nuance di torrefazione chiudono un quadro prezioso. In bocca non tradisce le aspettative dell’annata, solare e morbido, dalla persistenza infinita. Tannini di bella fattura per un vino che avrà da dire ancora molto nel tempo.

Chiusura in dolcezza con il Picolit 2012. Manto color oro antico. Il quadro olfattivo è dipinto da pennellate di crema pasticciera, cioccolato bianco e dattero arricchite da un tocco di lavanda e legne di rosa, sentori di arancia rossa e cera d’api, con sbuffi fumé. Pieno e avvolgente al gusto, vellutato sin dall’ingresso, accarezza il palato calibrando la dolcezza con un ottimo bilanciamento delle componenti conferito dalla balsamica acidità e da un’interminabile scia di gusto. Finale lungo e appagante, con risonanze di piccola pasticceria.

Degna conclusione di un evento organizzato impeccabilmente da Riccardo Gabriele con la sua agenzia pr Comunicare il Vino e assecondato a dovere dalla cucina ispirata del Santo Bevitore, faro imprescindibile della ristorazione fiorentina.

 

Valentino Butussi
via Pra di Corte 1 - 33040 Corno di Rosazzo (Ud)
Tel 0432 759194

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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