Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
giovedì 28 marzo 2024  | aggiornato alle 10:13 | 104222 articoli pubblicati

Curioso maniacale paziente Daniele Zennaro si racconta

Abbiamo sollevato il cappello da cuoco a Daniele Zennaro del ristorante Vecio Fritolin a Venezia, che ci ha svelato i suoi segreti: da cosa voleva diventare da grande a ciò che non manca mai nel suo frigorifero

di Clara Mennella
vicedirettore
 
11 ottobre 2015 | 13:18

Curioso maniacale paziente Daniele Zennaro si racconta

Abbiamo sollevato il cappello da cuoco a Daniele Zennaro del ristorante Vecio Fritolin a Venezia, che ci ha svelato i suoi segreti: da cosa voleva diventare da grande a ciò che non manca mai nel suo frigorifero

di Clara Mennella
vicedirettore
11 ottobre 2015 | 13:18
 

La curiosità è la caratteristica che ha definito la strada professionale di questo cuoco giovane ma con un bel percorso di qualche lustro alle spalle. Curiosità intesa come voglia di conoscere, di scoprire, di sperimentare, di guardare le cose da tutte le prospettive; la sua cucina infatti non è mai scontata e offre continuamente nuovi abbinamenti e nuove idee, partendo dalle basi classiche della cucina italiana e territoriali della sua regione, il Veneto.

Daniele Zennaro

Daniele Zennaro (nella foto) è un cuoco unico nel panorama attuale, molto moderno nella visione ma con una personalità d’altri tempi, un mood vintage decisamente vincente. Studioso del passato, alla continua ricerca di ingredienti dimenticati da riproporre, come le erbe e gli altri vegetali della laguna, si reca personalmente e quotidianamente al mercato per fare la spesa rigorosamente stagionale che poi elabora anche con l’utilizzo delle ultime tecnologie.

Gli studi all’Alberghiero e una bella gavetta in giro per l’Italia, dal 2009 Daniele è nella cucina del “Vecio Fritolin”, baluardo della vera cucina di qualità di Venezia. Energico e dinamico, ama organizzare e partecipare agli eventi e fare squadra, è infatti socio Apci, Eurotoque Italia e Uir.

Da bambino cosa sognavi di diventare?
Un cuoco.

Il primo sapore che ti ricordi?
Le minestre ad ogni stagione che preparava mia madre.

Qual è il senso più importante?
Olfatto (molto difficile imbrogliarlo).

Il piatto più difficile che tu abbia mai realizzato?
La torta di mele di mia madre ( che come dice mia moglie: non ti viene mai uguale alla sua).

Come hai speso il primo stipendio?
Coltelli e libri di cucina.

Quali sono i tre piatti che nella vita non si può assolutamente fare a meno di provare?
Pasta burro parmigiano, Fiorentina alla brace, pesce crudo.

Cosa non manca mai nel frigo di casa tua?
Burro, uova fresche, birra ghiacciata.

Qual è il tuo cibo consolatorio?
Biscotti e succo di frutta.

Che rapporto hai con le tecnologie?
Buona e ogni occasione o mezzo è motivo di sperimentazione.

All’Inferno ti obbligano a mangiare sempre un piatto: quale?
Il fritto misto di pesce.

Chi inviteresti alla cena dei tuoi sogni?
Mia moglie e le nostre famiglie.

Quale quadro o opera d’arte rappresenta meglio la tua cucina?
La copertina degli Area “Crac”.

Se la tua cucina fosse una canzone quale sarebbe?
Una compilation di rock and roll anni '50 e rockabilly.


Vecio Fritolin
Calle della Regina 2262, Sestiere Santa Croce - 30135 Venezia
Tel 041 5222881
www.veciofritolin.it
info@veciofritolin.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali
       



Union Camere

Pavoni
Fratelli Castellan
Siggi