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La cucina semplice e di sostanza del piemontese Ferdinando Moia

 
09 ottobre 2018 | 15:12

La cucina semplice e di sostanza del piemontese Ferdinando Moia

09 ottobre 2018 | 15:12
 

Una passione innata quella di Ferdinando Moia per la cucina. Piemontese di Arona (No), prepara il primo risotto a 8 anni, sotto gli occhi attenti del nonno. Inevitabile l’iscrizione all’alberghiero di Stresa (Vb).

Dopo il diploma, Ferdinando matura una lunga esperienza nell’universo dell’ospitalità tra alberghi, ristoranti e gastronomie. Nel 2010, a 46 anni, dà vita all’Hostaria Grotta Azzurra a Gattico, nel Novarese. «L’ho voluta chiamare Hostaria - spiega - perché il mio obiettivo è quello di essere un buon oste della tradizione, quello che propone una cucina ricca di sapori e affettività. I miei ospiti si devono sentire coccolati. Sono una persona semplice e ho impostato un locale semplice. Faccio pagare solo quello che si mangia. La mise en place non è edibile, quindi niente coperto». Una filosofia che non fa una piega.

(La cucina semplice e di sostanza del piemontese Ferdinando Moia)
Ferdinando Moia

Grotta Azzurra (il riferimento è a una nicchia dedicata alla Madonna di Lourdes nelle vicinanze che si illumina di azzurro la sera) è una trattoria classica che propone una linea di cucina ragionata che fa uso di materie prime di selezione. «Propongo una cucina piemontese che rielaboro secondo il mio estro, ma anche piatti della nostra ricchissima cucina nazionale. In cucina mi sono di grande aiuto i prodotti Debic, che mi assicurano un alto contenuto di servizio e un elevato valore aggiunto, velocità e ottima resa. Utilizzo la Panna Debic, sia per elaborazioni dolci che salate, il Burro e il Parfait per dolci e creme».

Ferdinando Moia ha studiato una carta che viene rinnovata ogni 15 giorni e si articola in quattro antipasti, primi, secondi e dolci. Un totale di sedici portate molto orientate al territorio, pesce di lago compreso. E poi le pizze, una cinquantina tra classiche e di fantasia, ma tutte realizzate con un impasto a base di acqua di mare. La qualità delle materie prime è garantita: provengono infatti da GlobalPesca, grossista di riferimento.

(La cucina semplice e di sostanza del piemontese Ferdinando Moia)

L’impostazione del locale - una settantina di coperti - è tutta a favore della clientela, che qui, come sottolinea Ferdinando, «deve stare bene». Ecco allora il giropizza (anche regionale) a volontà, il menu a buffet dedicato alle colazioni di lavoro, il gran buffet della domenica con primo piatto cucinato di fronte ai clienti. E poi le serate a tema, come quelle dedicate ai formaggi o alla trippa. Una formula che funziona, tenuto conto anche dell’eccellente rapporto qualità/prezzo: dai 10 ai 35 euro bevande incluse.

«Al di là della location - puntualizza Ferdinando - ciò che conta è quello che c’è nel piatto». Tra i suoi cavalli di battaglia da segnalare il Rabaton, piatto alessandrino a base di gnocchi, pane, erbette e ricotta, o il Filetto alla Novarese con cipolla, birra, panna e gorgonzola. «Molto apprezzati dalla clientela anche il Riso pilaf integrale con salsa di gamberetti a base di panna e prugne secche e le Mezze penne con cipolla, peperoni di Carmagnola, panna, seirass, Castelmagno e nocciole». Tra i dolci svettano la Panna cotta e, in questa stagione, il semifreddo ai cachi.

(La cucina semplice e di sostanza del piemontese Ferdinando Moia)

Per informazioni: www.hostariagrottaazzurra.it

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