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Les Toques Blanches d’Honneur I cuochi Apci a San Patrignano

di Gabriele Ancona
vicedirettore
 
21 novembre 2018 | 14:39

Les Toques Blanches d’Honneur I cuochi Apci a San Patrignano

di Gabriele Ancona
vicedirettore
21 novembre 2018 | 14:39
 

La 21ª edizione del congresso “Les Toques Blanches d’Honneur”, evento dell'Apci - Associazione professionale cuochi italiani, il 19 e il 20 novembre ha scelto la Romagna e in particolare San Patrignano e Rimini.

«Stare insieme e un radicato senso di appartenenza sono nostri valori - ha sottolineato Roberto Carcangiu, presidente Apci, nell’auditorium della casa fondata da Vincenzo Muccioli nel 1978 - proprio come quelli che ispirano questa comunità di accoglienza che si fonda su solidarietà e amore. E questo è anche il sentimento che ci spinge a preparare i piatti che condividiamo con la nostra clientela».

(Les Toques Blanches d’Honneur I cuochi Apci a San Patrignano)

«Qui - ha puntualizzato Roberto Bezzi, presidente della Cooperativa Agricola di San Patrignano - in quarant’anni sono passati 25mila persone a cui è stata data l’opportunità di ricostruirsi una vita devastata dalla tossicodipendenza. E il 75% ce l’ha fatta». Oggi la comunità che si è sviluppata sui colli intorno a Rimini è un laboratorio diffuso di artigianato e design. Una filiera corta a chilometro zero che valorizza particolarmente il territorio, che di fatto diventa una strada da seguire per costruirsi una professione anche nell’ambito della cucina e della ristorazione. Ne sono un efficace esempio l’allevamento suino, che ha recuperato una razza autoctona come la mora romagnola riconosciuta presidio Slow Food, oppure i prodotti caseari come lo squacquerone, il tipico formaggio fresco romagnolo.

(Les Toques Blanches d’Honneur I cuochi Apci a San Patrignano)

L’universo San Patrignano ha avuto un ruolo fondamentale anche nella valorizzazione del vitigno Sangiovese e nello sviluppo di una produzione enologica ormai riconosciuta di spessore e ha creduto nella passione per il cibo e nella tavola come forma di convivialità. Naturale conseguenza di questa visione sono stati la pizzeria Spaccio e l’agriturismo Vite. Nell’auditorium di Sanpa i cuochi associati hanno ricevuto i Cappelli d’Onore, “Les Toques Blanches d’Honneur”, conferiti da una commissione che ha valutato i singoli percorsi professionali. Il cappello di Platino è stato assegnato a chi opera da oltre 30 anni, quello d’Oro dai 20 anni di professione, quello d’Argento dai 15 e quello di Bronzo dai 5. I Cappelli, serigrafati con il logo Apci, portano incisi il nome e il cognome del cuoco, proprio a sottolineare il riconoscimento alla persona. Un premio a parte è stato assegnato ai cuochi emiliano romagnoli di eccellenza anche non associati Apci. Quest’anno sono stati premiati Max Mascia, Aurora Mazzucchelli, Alberto Bettini, Gregorio Grippo, Emilio Barbieri, Terry Giacomello, Andrea Incerti Vezzani, Gian Paolo Raschi, Luca Marchini. Il convegno si è inoltre articolato in un apprezzato momento di formazione scandito da alcuni seminari di approfondimento.

(Les Toques Blanches d’Honneur I cuochi Apci a San Patrignano)

Afidamp, l’Associazione dei fabbricanti e distributori di forniture professionali per l’igiene degli ambienti, ha presentato il manuale La Pulizia nella Ristorazione: «Il 47% degli italiani - è stato messo in evidenza - ritiene la pulizia il primo indicatore della qualità della vita».

“Tutto ha un senso” è stato l’evento teorico-pratico di analisi sensoriale a cura del Centro studi assaggiatori Italian Tasters, mentre il tema analizzato da Marr, società di distribuzione di prodotti alimentari al Foodservice, è stato “La rivoluzione blu”. Un focus su pesca e acquacoltura che ha preso il via da un dato di fatto: il 50% del pesce consumato in Italia è appannaggio della ristorazione. Assitol, l’Associazione italiana dell’industria olearia, ha invece messo l’accento sulla promozione del rilancio di pane e olio al ristorante, tenuto conto che nel nostro Paese sono circa 500 le cultivar e i tipi di pane. Il congresso Apci è stato avvalorato da importanti patrocini e reso possibile grazie alla partnership con alcune delle principali aziende protagoniste nell’universo Horeca che hanno presentato in degustazione agli operatori le proprie referenze. La cena di gala presso il Ristorante La Dolce Vita del Grand Hotel di Rimini ha concluso la prima giornata.

(Les Toques Blanches d’Honneur I cuochi Apci a San Patrignano)

Claudio Di Bernardo e la sua brigata hanno servito Brodetto-Pesci in guazzetto di frutti di mare, ortaggi d’Autunno e salsa caciucco, Risotto marinaro Carnaroli mantecato con cozze, vongole, origano, acqua di pomodoro, Branzino con carciofi e calamaretti, Meringa Pavlova di crema di chantilly, coulis, gelato di lamponi e pistacchio. Il 20 novembre il programma ha previsto la visita alle Fosse Brandinelli per assistere in diretta, dopo 90 giorni di stagionatura, all’estrazione del Formaggio di Fossa di Sogliano Dop. A seguire, il pranzo di chiusura del congresso con i 1.350 ragazzi della comunità di San Patrignano.

«Quest’anno - ha commentato Sonia Re, direttore generale Apci - siamo riuniti a onorare la professione di cuoco in un luogo unico. Il cibo a San Patrignano è famiglia, è convivialità, è amore per le cose buone. Sono le persone dietro all’offerta ristorativa a parlare attraverso i prodotti e il servizio; sono le loro storie, di come si sono appassionati nello scoprire le ricette e nell’apprendere una formazione professionale altamente specializzata. Nella cucina la centralità dell’uomo è sempre l’elemento fondamentale».

Durante la cerimonia di premiazione del pomeriggio di lunedì 19, Surgital è stata tra le aziende a consegnare i riconoscimenti abbinati agli sponsor in varie categorie. Il suo premio è stato assegnato a Giorgio Perin, responsabile della squadra nazionale Apci.

Per informazioni: www.apci.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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