Poco prima di Ferragosto un post Facebook della giornalista Milena Gabanelli ha scatenato un putiferio di polemiche sui social. Motivo del contendere, un piatto gourmet “commentato” dall’ex signora “Report”.
Milena Gabanelli si è dedicata alla cucina per un attimo e, come al solito, le sue parole non sono passate inosservate. Si trovava a cena al ristorante Marconi di Aurora Mazzucchelli (1 stella Michelin) e quando le è stato servito l'antipasto
ne ha postato la foto commentando che non sapeva cosa avesse mangiato; ha tranquillizzato, ironicamente, i followers spiegando che non era pesante.
Conosco Milena Gabanelli, ho avuto modo di cenare con lei una sera durante la consegna di un premio giornalistico; posso dire che è una donna semplice ma con grandi valori ed è una professionista seria, capace e decisa. Per questo credo che il suo post fosse provocatorio, una sorta di boutade architettata in quel momento per far discutere un po’ la gente.
Purtroppo però la gente non sempre interpreta nel modo giusto ciò che viene detto o scritto e ne è uscito quel che ne è uscito. Credo ci siano stati dei commenti fuori posto e che, come sempre, la verità stia nel mezzo: non bisogna essere estremisti, non bisogna difendere a spada tratta l’alta cucina o denigrarla a priori.
Sono convinto che tutto il resto delle portate fossero all’altezza di un ristorante che conosco bene e che la Gabanelli abbia pure apprezzato. Ma questo i social non lo sanno e quindi ci facciamo un’idea distorta del tutto.
Bisogna avere un po’ più di rispetto per tutti: i clienti per il cuoco che propone pietanze studiate, il cuoco per il cliente cucinando senza trucchi o inganni e il pubblico circostante per tutti quelli a cui si rivolge. Toni più bassi e discussioni più razionali, così tutto il settore ne trarrà giovamento perché è vero il detto “Che se ne parli bene o se ne parli male, l’importante è che se ne parli”, ma è anche vero che considerazioni educate e che arrivano da persone istruite e informate su un determinato argomento distendono il clima e invitano tutti a riflessioni ed, eventualmente, soluzioni migliorative.