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Fece condannare i suoi estorsori Revocata la scorta a Natale Giunta

 
13 giugno 2019 | 18:16

Fece condannare i suoi estorsori Revocata la scorta a Natale Giunta

13 giugno 2019 | 18:16
 

Dal 2013 il cuoco siciliano viveva sotto protezione, ma ora ad appena due mesi da un pronunciamento del Tar, lo Stato gliel’ha revocata. Lui intanto ha fatto sapere che intende impugnare il provvedimento.

Nel 2012 ebbe il coraggio di denunciare i suoi estorsori, che un anno dopo furono condannati con l’aggravante dell’associazione mafiosa. Oggi, dopo 7 anni di protezione, è stata revocata la scorta al cuoco siciliano Natale Giunta.

Natale Giunta con Elisa Isoardi negli studi de La Prova del Cuoco (Fece condannare i suoi estorsori Revocata la scorta a Natale Giunta)
Natale Giunta con Elisa Isoardi negli studi de La Prova del Cuoco

La decisione è arrivata nelle scorse ore dall’Ufficio centrale interforze per la Sicurezza personale (Ucis), nonostante solo due mesi fa un pronunciamento del Tar del Lazio aveva riscontrato il persistere di un concreto e "grave pericolo" per la sua incolumità, annullando un precedente procedimento di revoca della tutela.

Sette anni fa, Giunta ha raccontato di aver denunciato tre uomini che si erano presentati nel suo ristorante Castello a Mare di Palermo, chiedendogli di pagare 2.000 euro al mese a Cosa Nostra per “il sostentamento delle famiglie dei detenuti” di mafia, con rate da 4mila euro a Pasqua e a Natale. Invece di pagare, Giunta si presentò in caserma dai carabinieri e denunciò il fatto. In manette finirono il boss Antonino Ciresi, Giuseppe Battaglia, Alfredo Perricone, Giovanni Rao, e Maurizio Lucchese, condannati tutti nel 2014 a vario titolo per tentata estorsione, minacce e danneggiamenti.

L’arresto scattò dopo alcune intimidazioni, l’anno successivo e, in particolare, in seguito a un’intercettazione ambientale in cui emerse l'intento di rivalersi sul cuoco “disubbidiente”. Dopo il processo lo Stato sequestrò 4 milioni di euro provenienti da attività illecite, ma soltanto due anni fa il cuoco siciliano ha ricevuto a casa un proiettile in una busta con la scritta ‘Onoranze funebri'.

Dal 2013 gli era stata assicurata infatti una protezione di livello 4. Fino a 3 anni fa la scorta gli era stata assegnata per i suoi spostamenti in tutta Italia, poi la tutela venne ristretta solo alla Sicilia. A maggio dell'anno scorso l'ufficio che si occupa delle scorte gli comunicò la sospensione della tutela, ma lo fece solo verbalmente. Ora la revoca è ufficiale e Giunta, che nel frattempo è diventato un volto noto per le sue partecipazioni in tv a La Prova del Cuoco, insieme ad Elisa Isoardi, ha fatto sapere che impugnerà il provvedimento.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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