Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
sabato 20 aprile 2024  | aggiornato alle 09:04 | 104705 articoli pubblicati

Trentini porta a Casa Coppelle i sapori della tradizione piemontese

Il cuoco del Magorabin di Torino ha accettato l’invito dell’executive del locale romano, Fabio Rossi, per una cena a 4 mani in cui si sono incontrati due modi diversi di intendere la cucina.

di Mariella Morosi
 
18 gennaio 2020 | 10:10

Trentini porta a Casa Coppelle i sapori della tradizione piemontese

Il cuoco del Magorabin di Torino ha accettato l’invito dell’executive del locale romano, Fabio Rossi, per una cena a 4 mani in cui si sono incontrati due modi diversi di intendere la cucina.

di Mariella Morosi
18 gennaio 2020 | 10:10
 

Casa Coppelle, raffinato ristorante romano dall'anima francese di Piazza delle Coppelle 49, nell'ambito del suo decennale ha proposto uno speciale evento conviviale con un menu firmato dallo chef torinese Marcello Trentini di Magorabin e dal collega Fabio Rossi, executive chef del locale.

Marcello Trentini e Fabio Rossi (Trentini porta a Casa Coppelle i sapori della tradizione piemontese)
Marcello Trentini e Fabio Rossi

Il tema della serata è stato "Incontri- Rencontre". Non è stata infatti una cucina di contrasti, quella realizzata a quattro mani, perché la ricchezza della tradizione piemontese orientata ai palati fini della corte savoiarda si è perfettamente legata ai sapori d'Oltralpe a cui si ispirano le proposte di Raquelle Guonot, la direttrice francese del locale romano. La qualità della materia prima e un pizzico di fantasia concordata abilmente dai due chef ha fatto il resto.

La sala del ristorante Casa Coppelle (Trentini porta a Casa Coppelle i sapori della tradizione piemontese)
La sala del ristorante Casa Coppelle

Già l'entrée, Macaron e canard, con un intrigante dolce-salato, ha dato un esempio di interessante contaminazione, e poi a seguire, due antipati, Lingua, gamberi e mandarino e Il vitello e il tonno hanno abbattuto il confine tra carne e pesce. Più nostrani, con l'evidente scuola di Fabio Rossi, sono stati i Maccheroncini al pettine con baccalà, crema di ceci, cipolla rossa e mandarino e il Risotto con piccione alla brace.

Ed ecco ancora il talento piemontese di Magorabin con la Spalla di maialino alla Rossini, seguita dal pre-dessert, Minestra di maracuja, frutta e verdura e dal dessert Millefuille cacao, olio evo e cachi. Alcuni piatti sono stati preparati con prodotti di aziende che condividono lo spirito del bien vivre anche a tavola: come Risobuono e Pastificio dei Campi mentre il wine pairing prevedeva Franciacorta extra brut Santa Caterina della Tenuta Ambrosini, Sauvignon La Foà della Cantina Colterenzio, Couvée Secrete di Arnaldo Caprai, Sasso Alloro di Jacopo Biondi Santi ed - entrambi di Donnafugata- Etna Rosato e Kabir, moscato di Pantelleria. Soddisfatti i due chef di questa esperienza comune.

«Roma come Londra - ha detto Marcello Trentini - è la mia città di adozione che ha sempre saputo darmi idee ed emozioni. Amo portarmi dietro i suoi sapori, nel palato e nel cuore, così come faccio in altri luoghi del mondo. Ma poi quegli ingredienti fanno parte della mia cucina sono se sono disponibili nell'ambito della mia città, Torino. Voglio raccontarla nella sua contemporaneità perchè non è più quella di mia madre e di mia nonna».

Altrettanto soddisfatto Fabio Rossi della collaborazione con lo chef di Magorabin «per la sua cucina di alto livello che evade dagli schemi e sa dare fantasia e qualità ai piatti». Lo chef romano, ai fornelli di Casa Coppelle da 6 anni, vanta una solida esperienza londinese ma prima ancora, dal 1995 al 1999 è stato da Agata e Romeo, tempio romano dell'alta cucina che purtroppo non c'è più. La sua è una cucina rispettosa e pratica. «Va bene la tecnica – dice - ma dobbiamo capire quel mangiamo, saperlo comunicare al cliente. Non dobbiamo distanziarci troppo dalle nostre tradizioni italiane, e lo stesso facciamo con quelle francesi». Lo stile parigino e la classicità romana, con un forte impatto sensoriale, convivono in questo locale in cui c'è molta attenzione soprattutto alle salse e ai dessert, due fondamenti della storia gastronomica di Francia. Accurato il servizio ed elegante l'arredo, firmato dall'architetto Jaques Garcia, con dipinti antichi e opere d'arte in tutte le piccole sale, ognuna con una propria identità.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Consorzio Barbera Asti
Fratelli Castellan
Cattel

Consorzio Barbera Asti
Fratelli Castellan

Cattel
Pavoni
Electrolux