Dopo quasi 20 anni di collaborazione con la famiglia Malandrino, lo chef Claudio Ruta lascia le cucine del ristorante La Fenice di Ragusa, una stella Michelin. Il motivo? Necessità di dare nuova linfa e stimoli alla propria creatività. A distanza di più dieci anni, ritorna invece Luca Gulino, 27 anni ragusano, che nel ristorante aveva inziato la sua carriera nel 2009 ad appena 16 anni nell’ambito dell’esperienza di alternanza scuola-lavoro. Fra le sue esperienze quelle nel ristorante 3 stelle Michelin Frantzén a Stoccolma in Svezia.
Claudio Ruta (Foto: Irene Nobile)
Claudio Ruta saluta i suoi
collaboratori e quanti hanno apprezzato i suoi
piatti che hanno contribuito, negli anni, a far conoscere sul panorama della ristorazione locale e italiana
La Fenice, grazie anche allo spirito imprenditoriale dei suoi titolari a cui lo chef rivolge la propria stima e gratitudine.
«È stato un lungo
percorso formativo e di crescita personale - dichiara Claudio Ruta - e sono molto grato alla famiglia Malandrino che conosco sin dal ’99. Abbiamo costruito insieme un bellissimo
progetto che ci ha dato tante soddisfazioni, in primis il riconoscimento della
Rossa. Ringrazio anche i ragazzi che hanno lavorato con me in
cucina e con cui ho trascorso diverse ore: ore di confronto, momenti di spunti, a volte anche d’ispirazione per i miei piatti. Le loro idee e suggerimenti, potrà sembrare strano, ma sono stati preziosi per me. Ora è tempo di
volgere lo sguardo a nuove sfide, ma sempre restando nella mia terra, a cui sono fortemente legato».
Luca Gulino
A distanza di dieci anni,
Luca Gulino, ritorna nella sua città, per guidare la cucina del ristorante 1 stella Michelin La Fenice, d’intesa con il
patron Mauro Malandrino. In questo lungo lasso di tempo ha compiuto diverse ed importanti esperienze in cucine dell’Europa del Nord, come al ristorante dello
Storchen Hotel di
Zurigo accanto allo chef stellato
Stefan Jäckel ed ancora al ristorante dell’
Hotel De Rome di
Berlino, guidato dallo chef
Fulvio Pierangelini, come tutti quelli della catena
Rocco Forte. Anni di lavoro che hanno decisamente formato ed anche affascinato Luca Gulino, già comunque forte di altre esperienze vissute in Spagna, in Grecia, in Germania e a Malta.
«Il desiderio e la voglia di rinnovare e rinnovarci – ha spiegato Mauro Malandrino – sono state spinte importanti per un rilancio a 360° della cucina e dell’offerta ristorativa de La Fenice. Così lo scorso 1 ottobre abbiamo programmato la chiusura del ristorante per intervenire in una ristrutturazione della sala, a cominciare dagli allestimenti sino alla progettazione di una nuova illuminazione, più contemporanea ed in linea con la ristorazione che sarà proposta. Un simile intervento proseguirà nei locali della cucina che saranno oggetto di una sistemazione proprio per consentire a Luca Gulino e alla sua brigata di strutturare le proprie postazioni di lavoro in base alle loro esigenze. Una boccata di ossigeno vitale che restituisce a ciascuno di noi l’intenzione di scrivere ulteriori ed importanti pagine per La Fenice. Con Luca Gulino – ha concluso il patron de La Fenice – ci siamo conosciuti quando era un ragazzino alle prime armi, adesso al mio cospetto ho uno chef maturo, nonostante la giovane età, dotato di una profonda sensibilità e di un bagaglio di esperienze che metterà al servizio della cucina, del nuovo menu e della brigata. Accanto a lui, come sous chef, ci sarà Luigi Causarano, un altro giovane chef della nostra provincia con talento e visione, requisiti che oggi sono il punto di partenza per una cucina fresca, giovane che vuole dimostrare tanto e dare altrettanto».
In queste settimane, prima del suo arrivo in struttura previsto per metà novembre, lo chef Gulino sta già studiando il menu che verrà proposto a La Fenice, un menu che terrà conto di tanti fattori e che sarà sintesi di tutte le esperienze professionali vissute finora. «La mia è una cucina aperta e libera! – ha esordito Luca Gulino – Introdurrò alcune tecniche di fermentazione, studierò piatti vegetariani, punterò sull’eccellenza delle materie prime siciliane, ma non mi limiterò ad esse, cercando di spaziare tra i continenti per prendere in prestito prodotti che in alcuni piatti possono fare la differenza. Una cucina fresca e un menu giocoso e gioioso che sarà composto da quattro antipasti, tre primi, quattro secondi e tre dessert, oltre ad entrée, cestino del pane e lievitati e pre dessert che valorizzeranno il menu degustazione. Anch’esso sarà un viaggio tra scoperta e sorpresa per raccontare la visione condivisa con Mauro Malandrino. Proporrò una cucina che riconosce tra le sue basi quella francese, quella asiatica e quella mediterranea. Ecco perché parlo di viaggio e di scoperta».
Il ristorante, conclusi i lavori in atto e predisposto il menu di Luca Gulino, aprirà al pubblico il 1 dicembre. «Sin da subito – ha concluso Mauro Malandrino – c’è stata una proficua intesa con Luca che si concretizzerà nelle prossime settimane e segnerà una svolta e un nuovo progetto a cui abbiamo già conferito fiducia, visione, crescita e identità!».