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C'è interesse per il “patto d’azione” che può unire cuochi e ristoratori

Sempre più consenso al messaggio lanciato a Senigallia città gourmet: tutti uniti nel segno dell’Italia. Nella cittadina marchigiana i primi “Stati Generali” dell’ospitalità e dell’accoglienza.

 
13 luglio 2020 | 19:22

C'è interesse per il “patto d’azione” che può unire cuochi e ristoratori

Sempre più consenso al messaggio lanciato a Senigallia città gourmet: tutti uniti nel segno dell’Italia. Nella cittadina marchigiana i primi “Stati Generali” dell’ospitalità e dell’accoglienza.

13 luglio 2020 | 19:22
 

Trova sempre più interesse, fra ristoratori e cuochi, il “patto d’azione” lanciato sabato in occasione in occasione di “Senigallia città gourmet”, svoltasi nell’iconica e suggestiva Rotonda a Mare che è stata teatro della prima importante iniziativa dell’ospitalità italiana. Presenti i più illustri personaggi della ristorazione e dell’accoglienza del Belpaese riuniti nella città rivierasca dall’organizzazione di Tipicità e da Italia a Tavola per esplorare insieme le sfide del futuro. Ne è uscito un vero e proprio “patto d’azione” che punta all’unitarietà della rappresentanza nei confronti del Governo e delle istituzioni preposte a supportare il rilancio italiano nel post pandemia: tutti uniti, realmente, nel segno dell’Italia e puntando su chi davvero può rappresentare, per numeri ed organizzazione, il comparto.

A Senigallia ristoratori e cuochi che fanno squadra - C'è interesse per il patto d’azione che può unire cuochi e ristoratori

A Senigallia ristoratori e cuochi che fanno squadra

L’esemplare “modello Senigallia”, scaturito dalle parole di Mauro Uliassi e Moreno Cedroni - pluristellati Michelin capaci di parlare delle potenzialità del territorio, più che di loro stessi, convinti fautori della “squadra” come antidoto alle attuali difficoltà del settore - aveva fatto da base concreta di questa svolta auspicata. Insieme a loro, la testimonianza del collega tristellato bergamasco Chicco Cerea, un esempio virtuoso dall’epicentro della pandemia, perché nei momenti più bui si è messo a completa disposizione della collettività con il suo prestigioso ristorante.



«Siamo seduti sui nostri giacimenti di petrolio - la provocazione di Roberto Calugi, direttore Fipe - ossia la ristorazione e l’ospitalità, ma spesso non siamo in grado di estrarne i frutti perché disperdiamo l’azione. Occorrono consapevolezza e visione!». Questa un po’ la sintesi di uno stato di fatto che non è colto a pieno dalla politica.

Claudio Sadler, Barbara Settembri ed Enrico Derflingher - C'è interesse per il patto d’azione che può unire cuochi e ristoratori
Claudio Sadler, Barbara Settembri ed Enrico Derflingher

Il coordinamento dell'evento è stato gestito da Angelo Serri, direttore di Tipicità: «Senigallia è una città simbolica e questa è la prima iniziativa post Covid-19 che riunisce i più importanti attori dell’ospitalità e dell’accoglienza». Si tratta degli Stati Generali dell’ospitalità italiana, che hanno registrato lo sprone verso l’unità da parte di opinionisti, come Alberto Lupini, direttore di Italia a Tavola («Unitá vuol dire umiltà di consegnare il messaggio a chi è in grado di rappresentarlo»), e Gioacchino Bonsignore, caporedattore del TG5, il quale ha stigmatizzato la sterile propensione alla protesta di piazza, fine a sé stessa, e gli atteggiamenti autolesionistici di alcuni operatori che non guardano alla qualità come strategia vincente. Un coro unanime al gioco di squadra anche dai presidenti Rocco Cristiano Pozzulo della Federazione Italiana Cuochi, Claudio Sadler dell’associazione “Le Soste”, ed Enrico Derflingher, presidente Euro-Toques Italia ed International, che ha delineato anche il quadro della situazione a livello europeo.

Roberto Calugi, Enrico Derflingher e Angelo Serri - C'è interesse per il patto d’azione che può unire cuochi e ristoratori
Roberto Calugi, Enrico Derflingher e Angelo Serri

Di grande successo anche la “degustazione nutraceutica” proposta nella terrazza della Rotonda da Accademia di Tipicità e Corso di laurea in Scienze Gastronomiche di Unicam, mentre nell’antistante piazzale della Libertà andava in onda lo “street food gourmet”, con l’avveniristica cucina mobile “Venere Nera”. Presentati dai brillanti stimoli di Marco Ardemagni e Filippo Solibello, amici storici di Senigallia con il “Caterraduno”, i giovani e talentuosi chef Barbara Settembri, Sandro Frulla e Niko Pizzimenti hanno presentato l’Adriatico dei Sapori, con gli abbinamenti curati dall’associazione Marchigianamente, tra bibite tradizionali Paoletti e blasonati “campioni” del “Vigneto Marche” proposti da Moncaro, Colonnara, Santa Barbara e Cantina Mazzola.

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