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Codice identificativo affitti brevi Il plauso delle associazioni

 
10 giugno 2019 | 15:27

Codice identificativo affitti brevi Il plauso delle associazioni

10 giugno 2019 | 15:27
 

Il percorso per regolarizzare il mercato degli affitti brevi si è avvalso di un tassello importante lo scorso maggio con l’emendamento ad hoc inserito nel dl Crescita che ha fatto seguito a quello sicurezza.

L’emendamento prevede l’istituzione di un identificativo e l'iscrizione a una banca dati presso l'Agenzia delle Entrate per gli affitti brevi che consentirà di evitare eventuali evasioni fiscali o elusioni. In quest’ottica - si legge in una nota dell'Associazione Italiana Confindustria Alberghi - l’adozione di un codice identificativo unico sarà uno strumento di particolare importanza poiché consentirà di monitorare l’attività delle piattaforme digitali tutelando, tra l’altro, anche il cliente consumatore interessato ad un soggiorno presso un alloggio che non sia direttamente riconducibile all’offerta alberghiera.

Affitti brevi (Codice identificativo affitti brevi Il plauso di Confindustria Alberghi)
Gli affitti brevi saranno regolamentati

L’attenzione delle istituzioni al turismo evidenzia quanto si stia lavorando per consentire ai tanti attori presenti di operare in un’ottica di assoluta e sana concorrenza evitando distorsioni del mercato nel rispetto di quanto già applicato alle imprese alberghiere sul fronte dei controlli e obblighi fiscali.

«Apprezziamo questa proposta - ha detto il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca - e ringraziamo il ministro Centinaio per l’importante segnale di attenzione verso il settore, che ci era stato preannunciato nel settembre scorso, in occasione della sua partecipazione alla riunione del nostro Consiglio Direttivo, e poi confermato durante l’Assemblea di Federalberghi che si è tenuta a Capri ad inizio maggio. Strumenti analoghi sono stati introdotti con buoni risultati in tutto il mondo - ha proseguito Bocca, ricordando i casi di Parigi, Barcellona, Buenos Aires, Toronto, Germania, Grecia, Svezia e Croazia - e confidiamo che anche in Italia contribuiscano alla bonifica del mercato, in favore di tutte le strutture, di tutti i generi, che operano nel rispetto delle regole, per una concorrenza sana, trasparente e leale. Questa proposta - ha concluso Bocca - costituisce il primo passo di un percorso strategico, che deve proseguire introducendo un set minimo di norme di tutela del turista, in materia di igiene, sicurezza, prevenzione incendi, etc. che Federalberghi ha chiesto di adottare in occasione della recente audizione parlamentare sul disegno di legge delega sul turismo».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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