Il limite è stato oltrepassato ed ora è allarme. Sono in costante aumento coloro i quali non pagano la loro parte per partecipare ai 94 mercati che sorgono nel capoluogo lombardo a rotazione.
L’escalation è iniziata nel 2013 quando si registrava un 22% di mancati introiti pari a un milione di euro su 4,5 complessivi previsti. Poi uno scalino in su fino al 27% e poi ancora fino al 31%; la crescita (del buco) non si è placata, perché nel 2017 si è raggiunto il 38%. Poi la voragine del 2018 con la percentuale arrivata addirittura fino al 59%.
Il mercato milanese sui Navigli
Da qui l’allarme di Palazzo Marino che ha incassato solo 18 dei 28 milioni di euro complessivi che avrebbe dovuto ricevere. La morosità degli ambulanti è stata “silenziosa” fino ad un certo punto, ma ora che il tappo è saltato il Comune ha deciso: nessun rinnovo della licenza in caso di mancato versamento della tassa. Le concessioni per i quasi 9mila posteggi scadono il 31 dicembre 2020 e chi non salderà tutti i propri debiti entro l’ottobre di quell’anno non potrà più “posteggiare” nei mercati di Milano.