Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
venerdì 29 marzo 2024  | aggiornato alle 10:55 | 104256 articoli pubblicati

Alberghi, cosa succederà quando termineranno gli aiuti?

Le misure di sostegno al reddito messe in campo in questi mesi hanno permesso a molte realtà di sopravvivere, ma bisogna iniziare a pensare a come resistere nel lungo periodo.

di Ezio Indiani
Delegato nazionale Italia EHMA
 
01 agosto 2020 | 10:39

Alberghi, cosa succederà quando termineranno gli aiuti?

Le misure di sostegno al reddito messe in campo in questi mesi hanno permesso a molte realtà di sopravvivere, ma bisogna iniziare a pensare a come resistere nel lungo periodo.

di Ezio Indiani
Delegato nazionale Italia EHMA
01 agosto 2020 | 10:39
 

In Italia, grazie al Fis (fondo di integrazione salariale) sino ad oggi se pur tra mille difficoltà e ritardi nell’erogazione del contributo, i dipendenti hanno potuto superare i momenti più bui della pandemia. Ad oggi molti alberghi e ristoranti nelle grandi città restano chiusi e nei luoghi di villeggiatura dove la maggior parte degli alberghi hanno riaperto l’occupazione media è molto al di sotto della media degli anni precedenti. Le previsioni future non sono rosee, finché ci sarà il Fis non ci saranno licenziamenti. Ma fino a quando il governo potrà garantirlo? Ci auguriamo sino a fine anno, e poi? Quando avremo la conferma di questa estensione? Le aziende e i dipendenti devono sapere cosa li aspetta nel breve termine. Non si può vivere in uno stato di continua incertezza. Le aziende senza il sostegno del Fis saranno costrette a ridurre l’organico per adattarlo al nuovo volume di lavoro previsto. Le aziende annuali hanno già provveduto a ridurre gli organici non rinnovando i contratti a termine e molti stagionali non sono stati ripresi oppure con contratti di 2-3 mesi invece che 6-8.

Alberghi, cosa succederà quando termineranno gli aiuti?

Prepariamoci a tempi duri. Le aziende sono a corto di liquidità, molte hanno anticipato e continuano ad anticipare il pagamento del Fis ai loro dipendenti drenando la loro cassa. Quanti ristoranti chiuderanno a causa del perdurare dello smart working? Non c’è ora e non ci sarà più in futuro la massa critica di clienti per sostenere la redditività di migliaia di ristoranti. Una vera rivoluzione! Siamo pronti ad affrontarla? Gli alberghi stagionali a 4 o 5 stelle vivendo di turismo straniero hanno la possibilità di ridurre le perdite (di per sé già sostanziose) se l’occupazione di luglio e agosto sarà sostenuta. Certo non produrranno un centesimo di utile da poter reinvestire... Quanti alberghi di città saranno in grado di evitare sostanziali perdite? Credo nessuno.



Servono interventi urgenti da parte del Governo per dare una boccata di ossigeno alle nostre aziende alberghiere. Le nostre associazioni di categoria hanno già presentato una lunga lista di interventi possibili ma tra i più urgenti possiamo ricordare:

  • aiuti significativi sugli affitti di tanti alberghi e ristoranti che a causa della pandemia non riescono più a far fronte agli impegni a suo tempo sottoscritti;
  • l’Imu deve essere azzerata per tutto il 2020, non solo per la prima parte dell’anno;
  • sospendere il pagamento dei ratei di mutuo per tutto il periodo di crisi;
  • pressare le banche perché alleggeriscano la fase istruttoria per concedere i finanziamenti garantiti dallo Stato al 90%;
  • stanziare un fondo importante per l’Enit per promuovere l’Italia all’estero e cercare di far tornare quanto prima i turisti stranieri di tutto il mondo, in particolare quelli delle aree a noi strategiche.

Una riflessione anche sui dipendenti in Fis: 1.000/1.100 euro al mese, una spesa enorme per il Governo, ma non sufficiente per mantenere una famiglia, in particolare in città. Sono ormai diversi mesi che i dipendenti in Fis stanno consumando i loro pochi risparmi, in alcuni casi sono già terminati, in altri stanno terminando. Cosa succederà dopo? Le bollette della luce e del gas, assicurazioni varie, rette delle scuole dei figli, ecc., chi le pagherà?

È una situazione molto difficile ma con la voglia di fare e di non arrenderci che ci ha sempre contraddistinto supereremo anche questa. Forza, ce la faremo!

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali
       



Delyce
Mulino Caputo
Italmill

Consorzio Barbera Asti