Da sempre dopo le grandi crisi, carestie e guerre, arriva un periodo di novità e di innovazioni. Sarà sicuramente così anche dopo il lungo periodo di lockdown che cambierà qualcosa nella nostra vita. Sicuramente si dovrà cambiare… e molto è già cambiato. Basti pensare a come velocemente ha preso un posto importante lo smart working, cosa però difficile da attuare nella nostra professione con al centro il cliente, in cui è impossibile dare un servizio e servire da casa.
Fondametale fare appassionare i giovani al settore
Sicuramente bisognerà aspettare sino a quando arriverà il vaccino: gli assembramenti fino a quel giorno saranno vietati e, di conseguenza, chi ne pagherà più le spese sarà il settore del turismo in generale, ma in special modo la ristorazione e il servizio di catering. Ecco che allora dobbiamo puntare molto di più sulla formazione e in special modo sui giovani che frequentano le scuole alberghiere.
In questi giorni sentiamo alle tv e leggiamo sui giornali dei molti e molteplici problemi che stanno vivendo il mondo delle scuole e di riflesso gli studenti. Credo che, a maggior ragione in questo momento, il ruolo delle associazioni di categoria come l’Amira (Associazione maîtres italiani ristoranti e alberghi), che io rappresento, abbiano un ruolo molto importante, e che noi tutti dovremmo rimboccarci le maniche con l’obbligo di inventarci dei mini corsi, lezioni specifiche anche al di fuori dell’orario scolastico, questo per sostenere e aiutare i giovani studenti che frequentano gli istituti professionali alberghieri per stimolarli a intraprendere la professione nel campo alberghiero.
La domanda viene spontanea “come fare una lezione se non possiamo avere un contatto?” Proprio per questi motivi, dobbiamo condividere con gli studenti
lezioni video registrate, video conferenze... È una grossa sfida, ma sono sicuro che questo sacrificio da parte di tutti possa portare benefici al nostro settore. Uniti si vince… e vinceremo.