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Non ha "schiaffeggiato" la pizza Collovigh rischia il titolo mondiale

 
19 aprile 2019 | 15:59

Non ha "schiaffeggiato" la pizza Collovigh rischia il titolo mondiale

19 aprile 2019 | 15:59
 

Tanta fama, tanta attenzione e più si rischia di scovare irregolarità. È il destino della pizza, che genera discussioni su chi la faccia meglio, ma soprattutto su chi rispetta davvero la tradizione. L’ultimo episodio risale all’ultimo Campionato mondiale della pizza di Parma. Motivo del contendere: la preparazione della Pizza napoletana Stg.

I fatti: siamo al 28° Campionato mondiale della pizza - svoltosi a Parma dal 9 all'11 aprile scorsi - e Lorenzo Collovigh trionfa nella categoria “Pizza napoletana Stg”, dove per Stg s'intende Specialità Tradizionale Garantita. A una decina di giorni di distanza però, Attilio Albachiara - presidente dell’associazione Mani d’Oro, Patron del Trofeo Pulcinella, due volte Campione del Mondo nella medesima categoria - chiede la revoca del titolo al vincitore e la cancellazione dello stesso dall’albo Stg. Oltre al suo curriculum professionale, vanno ricordati anche almeno altri due precedenti simili nei quali Albachiara si è esposto chiedendo revoche di titoli a pizzaioli campioni del mondo, o muovendo critiche - anche piuttosto pepate - nei confronti di colleghi. A questo punto, se tre indizi fanno una prova, sembra essere lecito pensare che sia in cerca di visibilità.

(«Senza schiaffi né cappello non è Pizza napoletana Stg!»)

Decisiva la “prova televisiva” o, per rimanere al passo coi tempi e mantenere la metafora calcistica, il Var. Albachiara ha analizzato i filmati delle esibizioni dei vari vincitori e, nel corso dell’esibizione, Collovigh avrebbe più volte violato il Disciplinare di produzione della Stg previsto dal ministero delle Politiche agricole.

Cosa avrà mai combinato il vincitore? Nell’ordine, espresso dall’accusa: manipolazione dell’impasto e stesura della pizza dal momento che Collovigh non si è attenuto all’arte di stendere la pizza con lo schiaffo; Collovigh non indossava il cappello; Collovigh ha utilizzato l’olio in un biberon di plastica senza indicare se l’olio fosse Dop o meno. Inoltre, il disciplinare prevede l’utilizzo della bottiglia o dell’agliara; quantità di olio utilizzata perché Collovigh ha utilizzato il metodo “a fontana”, mentre il disciplinare ne impone un cucchiaio.

Attilio Albachiara («Senza schiaffi né cappello non è Pizza napoletana Stg!»)
Attilio Albachiara

«Le clamorose violazioni al disciplinare della Pizza Napoletana Stg - dichiara il maestro pizzaiolo Attilio Albachiara - mi inducono a chiedere la revoca del titolo di Campione del Mondo di categoria per il signor Lorenzo Collovigh e la relativa cancellazione dello stesso dall’albo dei vincitori. Inoltre, fatta salva la più totale serietà e la impareggiabile trasparenza dell’organizzazione del Campionato Mondiale di Parma, mi preme stigmatizzare l’operato degli ispettori di gara. La Giuria esterna, profumatamente pagata da una organizzazione seria e trasparente come quella di Parma, essendo certificatrice della Specialità Tradizionale Garantita, non può e non deve lasciarsi sfuggire questi errori. Conferire il titolo di Campione del Mondo “Pizza Napoletana Stg” a una persona che ha dimostrato di ignorare il disciplinare è una ignobile offesa sia per i pizzaioli in gara, sia per tutta la categoria che quotidianamente lavora rispettando le regole imposte dal Ministero per le Politiche agricole. Al signor Collovigh, che, poco dopo la vittoria, si è lasciato andare sui social anche ad offese gratuite rivolte ai colleghi, consiglio di studiare ed imparare a memoria il disciplinare e gli diamo noi appuntamento tra venti anni per vedere se ha ben studiato. Poiché, come capita durante le partite di calcio, anche se l’arbitro sbaglia, il risultato rimane invariato e il match non viene ripetuto, chiedo che il signor Collovigh rimanga sì campione morale, ma che, per rispetto di quei pizzaioli che hanno dimostrato di conoscere e seguire le regole, il suo nome non venga trascritto negli elenchi dei Campioni Stg. Qualora, questa richiesta dovesse rimanere inascoltata, faremo valere nelle sedi più opportune la ragioni di tutti i pizzaioli rispettosi delle regole».

Per ora quella di Albachiara resta una richiesta sulla carta. Se l'organizzazione del Campionato del mondo deciderà si avviare un procedimento a carico del vincitore, saremo senz'altro i primi a renderne notizia.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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