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La scuola di cucina Alma conquista il Gran Premio della cultura gastronomica

La scuola internazionale di cucina italiana Alma ha ricevuto il “Grand Prix de la Culture Gastronomique” per il suo ruolo fondamentale nella costruzione di una nuova cucina italiana che valorizzi le radici culturali

 
11 maggio 2015 | 18:17

La scuola di cucina Alma conquista il Gran Premio della cultura gastronomica

La scuola internazionale di cucina italiana Alma ha ricevuto il “Grand Prix de la Culture Gastronomique” per il suo ruolo fondamentale nella costruzione di una nuova cucina italiana che valorizzi le radici culturali

11 maggio 2015 | 18:17
 

Il 5 maggio scorso presso la Reggia di Colorno sede di Alma, la scuola internazionale di cucina italiana, sono stati assegnati ufficialmente i tre premi dell'Académie internationale de la gastronomie: l'influente istituzione, che comprende 27 Paesi nel mondo, ogni anno si riunisce per valutare i migliori rappresentanti della cultura gastronomica internazionale. Per il 2015 l'Accademia italiana della cucina, una delle cinque organizzazioni che hanno fondato l'associazione nel 1983, ha presentato tre proposte che sono state tutte accettate all'unanimità. I premi verranno consegnati da Jaques Mallard, presidente de l’Académie Internationale de la Gastronomie e da Giovanni Ballarini (nella foto, il secondo da sinistra), presidente dell’Accademia italiana della cucina.



Il Grand Prix de la Culture Gastronomique quest’anno è stato conferito ad Alma, la scuola internazionale di cucina italiana con sede a Colorno (Pr) il cui rettore è il Maestro Gualtiero Marchesi (nella foto): motivo della vittoria il ruolo fondamentale della scuola nella costruzione di una nuova cucina italiana che valorizzi le radici culturali e le tradizioni territoriali, in un’opera costante di trasmissione e promozione della cultura gastronomica italiana presso i futuri professionisti della ristorazione.

Alma forma cuochi, pasticcieri, sommelier, manager della ristorazione e operatori di sala e bar mettendo a disposizione dei propri allievi un corpo docente di straordinario livello formato dai migliori cuochi e pasticceri, i maggiori conoscitori dei prodotti alimentari italiani e i più accreditati esperti in nutrizione, igiene degli alimenti, storia della cucina, cultura del vino e del settore food and beverage.

Gualtiero MarchesiGli altri due premi italiani sono stati assegnati a Renzo Pellati (nella foto in alto, il quinto da sinistra), che ha conquistato il Gran Prix de la Littérature Gastronomique, con il libro “La storia di ciò che mangiamo”. Specialista in Scienze dell’Alimentazione, autore di numerose pubblicazioni in campo scientifico e divulgativo, Accademico di Torino e membro del Centro Studi "Franco Marenghi", Renzo Pellati, è stato premiato per i valori culturali e l’impostazione divulgativa del libro che racconta una storia ricca di aneddoti, di fatti curiosi, di notizie a volte bizzarre che aiutano a comprendere l’evolversi delle abitudini alimentari, la comparsa dei miti e dei pregiudizi e l’importanza della ricerca scientifica.

Il terzo premio, Chef de l'Avenir, è stato assegnato a Pier Giorgio Parini (nella foto in alto, il sesto da sinistra), il giovane talento del Ristorante "Il Povero Diavolo" di Torriana, due stelle Michelin in provincia di Rimini www.ristorantepoverodiavolo.com Riconosciuto per la continua ricerca e cultura gastronomica che mette nei suoi piatti, lo chef è un grande conoscitore di profumi e sapori nonché interprete di una cucina originale fatta di ingredienti particolari e accostamenti arditi, che lo rendono uno dei più importanti e giovani ambasciatori della cucina contemporanea del nostro Paese.

La cerimonia è stata inserita all’interno di una giornata all’insegna delle eccellenze nazionali: nello stesso giorno infatti si è tenuta la finale del concorso Alma Caseus, Il primo e unico concorso dedicato al patrimonio caseario italiano con il patrocinio del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali e dei più importanti Consorzi di Tutela. L’iniziativa, giunta alla sua quarta edizione, costituisce il primo concorso in Italia di valorizzazione del patrimonio caseario nazionale, attraverso il coinvolgimento di studenti e professionisti del settore. I partecipanti, provenienti da tutta Italia, saranno selezionati e giudicati da una commissione tecnica capitanata da Renato Brancaleoni, famoso affinatore italiano, direttore del concorso e docente Alma.

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