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Marchesi lascia il Rettorato di Alma Realizzerà una casa di riposo per cuochi

 
03 ottobre 2017 | 20:30

Marchesi lascia il Rettorato di Alma Realizzerà una casa di riposo per cuochi

03 ottobre 2017 | 20:30
 

Gualtiero Marchesi non sarà più Rettore di Alma, ma resterà nel board didattico. Il Maestro della Cucina italiana vuole dedicarsi alla realizzazione di una casa per anziani dei cuochi.

L'annuncio ieri in occasione dell'inaugurazione del nuovo anno accademico della Scuola di alta Cucina di Colorno (Pr). Il Divino continuerà a dare il suo contributo all'istituzione che ha contribuito a portare ai primi posti in Europa nel campo dell'alta formazione, ma ora ha deciso di dedicare le sue energie ad un altro progetto che gli sta da tempo a cuore: garantire una casa ai cuochi anziani e magari in difficoltà.

(Marchesi lascia il Rettorato di AlmaRealizzerà una casa di riposo per cuochi)

Riportiamo di seguito integralmente il discorso tenuto da Marchesi durante l'inaugurazione dell'anno accademico 2017/2018.


Cari studenti, cari docenti, cari amici,
posso dire, senza esagerare, ma con orgoglio, che se Alma è, lo è anche per merito del sottoscritto. Non so se è stato più un parto o una paternità. Forse le due cose insieme. Mi sento madre e anche padre di questa bellissima scuola. Qui, si viene a imparare le basi del mestiere, ad apprendere le tecniche con cui lavorare per rendere merito e per fare grande la cucina italiana. Si può fare qualcosa di grande solo se si studia sodo e si pratica senza sosta il mestiere. Lungi da me e lungi da noi, però, l’idea di creare esclusivamente dei tecnici. La cucina a cui ho sempre aspirato è la cucina della forma e della materia., la cucina intesa come cultura e come linguaggio per esprimere il meglio di se stessi. Non basta la padronanza della tecnica, occorre anche una sensibilità per le cose belle e la curiosità per il mondo. Vi auguro di conquistare quella per affermarvi attraverso le altre due.

Per me è arrivato il momento di dedicarmi a qualcosa che mi sta molto a cuore. Un progetto che coltivo da tempo e che sta per nascere. Sentivo il bisogno di dar vita, sul modello della Casa di riposo dei musicisti, anche a una Casa di riposo dei cuochi. Sono molte le analogie tra i due mestieri, la ricetta è in fondo uno spartito e la nostra categoria è formata da due livelli di preparazione: i bravi esecutori e i buoni compositori. Sapete già che a loro aggiungo sempre un terzo livello: l’artista. Raro, ma capace di proiettare la cucina sul piano degli altri linguaggi artistici. Come è giusto che sia.

Per dedicarmi al mio nuovo progetto lascio la carica di Rettore. Una scelta che arriva quando Alma stessa non ha più bisogno di una simile figura. Per i successi fin qui ottenuti e per i nuovi obiettivi che si è data - corsi di sala e di sommellerie, tanto per citarne due - ha più bisogno di un Comitato Scientifico. Un guida collegiale, esperta nei singoli settori. Non vi abbandono del tutto, perché anch’io farò parte di quel Comitato. Siamo a una svolta, viviamo oggi uno di quei momenti di crescita che mettono addosso una gran voglia di fare e provocano una giusta dose di adrenalina.

Io vi ringrazio per avermi sopportato come Rettore e per avere la pazienza di ascoltare con attenzione il pensiero di Toulouse Lautrec, un pittore che la sapeva lunga sulla cucina e sulla vita: «In ogni arte, e ciò vale anche per la cucina, la grande raffinatezza consiste nella sintesi e nella semplicità; evidentemente bisogna rifarsi alla tradizione, ma bisogna anche dimenticarla senza tuttavia tradirla per ignoranza, negligenza e per non volerne tenere conto. È così che si diventa dei cuochi senza pregiudizi, degli anarchici che nella confezione di un piatto rispettano esclusivamente la legge dell’equilibrio, imposta dalla natura».

Vi saluto e vi abbraccio tutti.

Gualtiero Marchesi

Il timone della Scuola internazionale di Cucina italiana viene ora affidato a un comitato scientifico presieduto da Enzo Malanca, Gualtiero Marchesi, Andrea Sinigaglia e Matteo Berti.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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