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Università di Pollenzo In 15 anni formati 2515 gastronomi

La pubblicazione del primo Rapporto di Sostenibilità dell’Università di Scienze Gastronomiche è stata l’occasione per fare un punto sull’attività.

di Piera Genta
 
20 ottobre 2019 | 14:33

Università di Pollenzo In 15 anni formati 2515 gastronomi

La pubblicazione del primo Rapporto di Sostenibilità dell’Università di Scienze Gastronomiche è stata l’occasione per fare un punto sull’attività.

di Piera Genta
20 ottobre 2019 | 14:33
 

Presentato “Essere Pollenzo - UNISG la forza del sistema” il primo Rapporto di Sostenibilità dell’Università di Scienze Gastronomiche a 15 anni dalla sua fondazione realizzato con il contributo di Aida Partners. L’Università, fondata nel 2004 su iniziativa di Slow Food in collaborazione con la Regione Piemonte e la Regione Emilia Romagna, è un ateneo non statale e legalmente riconosciuto.

L'Accademia di Pollenzo è attiva ormai da 15 anni (Università di Pollenzo In 15 anni formati 2515 gastronomi)

L'Accademia di Pollenzo è attiva ormai da 15 anni

«Volevamo realizzare un’accademia gastronomica equiparata alle altre accademie, come ad esempio l’Accademia delle belle arti - Carlo Petrini, presidente dell’Ateneo - Creare una dimensione universitaria senza essere università, con lo stesso valore, ma senza il suo formalismo. Poi ci è stata consigliata la formula dell’università privata. Il primo anno avevamo sessanta studenti. Era il 2004».

Una realtà che ha formato 2.515 gastronomi provenienti da 92 Paesi del mondo e si è posta un nuovo importante traguardo: voler diventare «l’Università di riferimento sui temi della sostenibilità in ambito food”.
Le 108 pagine del report forniscono per la prima volta una visione complessiva dell’identità dell’Ateneo e rappresenta un’occasione importante, sia per riflettere sulle azioni che abbiamo portato avanti nel corso degli anni, sia per migliorare il nostro profilo ambientale, sociale e culturale, ma soprattutto per immaginarci come diventare l’Università ‘di riferimento’ del green food nel mondo», ha ribadito il rettore dell’Ateneo, Andrea Pieroni.

Significativi i numeri dell’ateneo. Con riguardo all’anno accademico 2017-2018: 477 studenti, di cui 158 internazionali, provenienti da 46 Paesi; 51 borsisti (tra corsi di Laurea e Master), provenienti da 22 Paesi; 5.148 ore di docenza; 97 viaggi didattici e uscite sul territorio, corrispondenti a 605 giorni di cui 53% all'estero; 23.730 libri catalogati nella biblioteca didattica.

Il piano strategico 2018-2020 è suddiviso in tre aree con 35 obiettivi ripartiti tra Didattica (17 obiettivi), Ricerca (10 obiettivi) e Terza Missione (8 obiettivi). Il  tema della sostenibilità rappresenta il filo rosso che unisce i diversi insegnamenti impartiti nei corsi triennali, specialistici, di master e dottorato. Inoltre Unisg porta avanti azioni concrete per fare della teoria una pratica quotidiana condivisa dalla comunità universitaria con impegni precisi nell’ambito della riduzione e gestione dei rifiuti in particolare all’interno delle Tavole accademiche (il ristorante universitario), nella riduzione del consumo di plastiche e della mobilità sostenibile.

Dal Rapporto di Sostenibilità si apprende che l’offerta didattica Unisg incide a 360° su tutti gli obiettivi individuati dall’Onu, in particolare sull’offerta di un’educazione di qualità, equa ed inclusiva e sulla riduzione delle disuguaglianze. Pollenzo è un campus multiculturale che promuove e garantisce il diritto allo studio con aiuti (ben 8,9 milioni di euro investiti dal 2004 e 260 studenti beneficiati che rappresentano il 10% della popolazione studentesca).  Da non sottovalutare che i laureati e diplomati dell’Ateneo trovano un impiego lavorativo nei 12 mesi successivi al conseguimento del titolo, soprattutto all’estero.

L’unicità dell’offerta di Pollenzo è resa disponibile dalla rete di enti, imprese e privati che a vario titolo la sostengono:  372 sostenitori dalla costituzione dell’Associazione Amici Unisg; 150 enti e imprese; finanziamenti: 60% da proventi dall’attività didattica, 32% dal sostegno di aziende, enti e fondazioni bancarie,  2% da Miur e 6% altri contributi. Il dato relativo al Miur evidenzia come Unisg, per svolgere la sua attività, sia supportato solo in minima parte dai finanziamenti del Ministero. Pertanto, la capacità dell’Ateneo di attrarre risorse da enti, imprese e sostenitori privati rappresenta un punto di forza della sua sostenibilità economico-finanziaria.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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