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Milano, Cracco per i giovani cuochi Una scuola in un palazzo comunale

Il cuoco ha presentato un progetto a Palazzo Marino con il quale intende avviare corsi per giovani aspiranti chef tramite la sua associazione “Maestro Martino”. La sede sarebbe quella di piazzale Cantore 10.

 
10 gennaio 2020 | 17:15

Milano, Cracco per i giovani cuochi Una scuola in un palazzo comunale

Il cuoco ha presentato un progetto a Palazzo Marino con il quale intende avviare corsi per giovani aspiranti chef tramite la sua associazione “Maestro Martino”. La sede sarebbe quella di piazzale Cantore 10.

10 gennaio 2020 | 17:15
 

Carlo Cracco prova a coinvolgere il Comune di Milano nell’apertura di una scuola di formazione dedicata a giovani aspiranti chef. Lo fa presentando a Palazzo Marino un progetto che si realizzerebbe grazie alla sua associazione “Maestro Martino”. Cracco avrebbe individuato in una porzione di edificio di piazzale Cantore 10, a pochi passi da Porta Genova, la location ideale dal momento che il Comune l’ha messa a bando.

Carlo Cracco (Milano, Cracco per i giovani cuochi Una scuola in un palazzo comunale)

Carlo Cracco

Per questo l'assessore comunale al Demanio e Bilancio Roberto Tasca ha spiegato a Repubblica: «Non ci rassegniamo al fatto che l'immobile, destinato ad attività educativa e di formazione professionale, rimanga vuoto e ci conforta sapere che esiste un progetto concreto, già presentato in Comune, da parte di un'associazione pronta a partire per la riqualificazione di parte dello stabile. La nuova manifestazione di interesse deliberata in Giunta è necessaria per verificare l'esistenza di proposte migliorative da parte di altri soggetti».

L’ipotesi di Cracco dunque sarebbe fattibile. La giunta ha appena deliberato le linee di indirizzo per la nuova manifestazione di interesse pubblico per la concessione ad uso educativo e formativo dell'immobile di piazzale Cantore 10: si tratta di una porzione dell'edificio di 1.369 mq (lo spazio complessivo è di 3.318 mq), che viene offerta per 200mila euro annui di canone, con l'obbligo per il concessionario di provvedere alle opere di restauro degli spazi. Il primo bando per l'utilizzo ai fini formativi dello stabile di piazza Cantore era andato deserto appena un anno fa. Le opere per la riqualificazione degli oltre 1.300 mq dello stabile avranno un costo a carico del concessionario di almeno 2 milioni di euro, che potranno essere scomputati per i primi 4 anni dal canone di locazione.

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