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Fave e piselli in umido Ovvero la Frittidduzza siciliana

Fave e piselli in umido è la ricetta di Angela La Spisa, vincitrice a settembre per l’Italia della Vegetarian Challenge che ogni mese vede chef da tutto il mondo competere con ricette che promuovono la cucina saluta.

 
14 ottobre 2020 | 11:09

Fave e piselli in umido Ovvero la Frittidduzza siciliana

Fave e piselli in umido è la ricetta di Angela La Spisa, vincitrice a settembre per l’Italia della Vegetarian Challenge che ogni mese vede chef da tutto il mondo competere con ricette che promuovono la cucina saluta.

14 ottobre 2020 | 11:09
 

Fave e piselli in umido Ovvero la Frittidduzza siciliana

Frittidduzza siciliana

Ingredienti
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Preparazione:
In una casseruola preparare il soffritto con olio d'oliva e cipolla tritata, dorare la cipolla e aggiungere un po' d'acqua calda e un po' di sale. Appena l’acqua raggiunge il bollore, aggiungere le fave e i piselli, una volta che quest’ultimi hanno dato sapore al sugo aggiungere un altro po' d'acqua calda, coprire con un coperchio e continuare la cottura per altri 15-20 minuti. Una volta assorbita l'acqua aggiungere un po' di pepe nero, origano o rosmarino a piacere, e la “Frittiduzza” di fave e piselli è pronta per essere servita.

Fave e piselli in umido è la ricetta di Angela La Spisa, vincitrice a settembre per l’Italia della Vegetarian Challenge, la competizione che ogni mese vede chef da tutto il mondo competere con ricette che promuovono la cucina salutare. Italia a Tavola l'ha intervistata per l'occasione:

Quanto conta oggi, nel mondo della ristorazione, assecondare particolari richieste da parte della clientela che possono essere dettate da scelte etiche così come da esigenze di salute?
In questo mondo frenetico, l’unico momento di relax si racchiude davanti a un buon piatto. Una volta scelta la location giusta per soddisfare il proprio palato, il ristoratore ha il dovere di accontentare il cliente in questo caso vegetariano, per soddisfare le sue richieste etiche proponendogli pietanze fresche, genuine a chilometro zero, per garantire al cliente stesso una buona alimentazione per il bene della salute.

Qual è l’importanza della cucina vegetariana in relazione al rispetto del territorio e, più in generale, dell’ecosistema?Grazie alla cucina vegetariana si incrementa la coltivazione biologica, per il gran consumo di verdure, legumi, frutta ecc…, aiutando l’equilibrio dell’ecosistema a mantenersi vivo creando un circolo per completare l’opera della natura, senza causare l’estinzione degli animali.

Com’è nata l’idea del piatto con cui ha partecipato alla Vegetarian Challenge?
Ho partecipato con Fave e piselli in umido ovvero "la Frittidduzza" piatto tipico siciliano.

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© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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