È qualcosa di nuovo l’ultimo libro di Giulia Rizzi. Si confonde in parte nel variegato mondo dei ricettari vegetariani, ormai onnipresenti in qualsiasi libreria editoriale italiana e non, tuttavia da esso si discosta allo stesso tempo, riuscendo a trasmettere l’identità personale della propria autrice, e soprattutto il di lei desiderio di smuovere, di scrollare quegli scettici che, pur non avendo ancora provato, rinunciano ad esplorare il mondo della frutta e della verdura, rimanendo orgogliosamente e limitatamente onnivori (forse solo carnivori, addirittura).
Si chiama “Diario di una vegetariana”. Il titolo in stampatello su uno sfondo di carote, fragole, zucchine e rapanelli lascia spazio al sottotitolo “Ricette green per scettici e non”: non fa giri di parole Giulia, fin da subito vuol comunicare la sua attitudine alimentare “da buona vegetariana”, convinta - come riporta nell’introduzione - che magari anche l’onnivoro più convinto scoprirà che il suo piatto preferito è un piatto vegetariano.
Dopo tutto, perché non provare? Perché come suggerisce la giovane autrice – nasce nel 1986 – non mettere le mani in pasta e prepararsi a scoprire che la cucina vegetariana è per tutti? Perché non cominciare proprio cimentandosi nella lettura di questo libro, e nella realizzazione delle sue ricette? Sono 100 i piatti vegetariani che Giulia elenca, con ingredienti, procedimento per la preparazione, una foto a colori nella pagina accanto e - cosa più importante - una piccola presentazione, un pensiero, due parole spese a raccontare qualcosa di quel piatto che è suo, dell’autrice.
Ecco perché diario, e non ricettario: Giulia Rizzi organizza il suo libro come un miscuglio ben ordinato di ricette e pensieri intorno al cibo, proprio come era il suo blog, la sua vera attività prima di trovare spazio nel mondo dell’editoria:
Una vegetariana in cucina, un mondo tutto personale, dove alimentazione, cibo, cucina e vita s’intrecciavano su web dimostrando la fantasia ed insieme il talento di una buona scrittrice ma soprattutto di un’ottima cuoca.
Interessante notare poi l’attenzione che l’autrice presta nel distinguere tra le diverse diete scelte, un po’ per convinzione, un po’ per possibili intolleranze. Con simboli chiari all’inizio di ogni ricetta, si trovano immediatamente quelle vegane, come il Muffin alle zucchine con menta e pistacchi o la Panzanella integrale con avocado e capperi. Un bricco di latte barrato rimanda a quelle per gli intolleranti ai latticini, come la Polentina alle erbe con uovo e derivati, la Frittata agli agrumi con barbabietola e radicchio o gli Gnocchi di pane alle erbette.
Originali e facili da preparare anche le ricette senza uova, quali gli Spiedini di cavolini con pere e prugne o la Vellutata di asparagi e patate con ricotta e olio al basilico. A non mancare ovviamente il simbolo del grano barrato, segno chiaro di un occhio di riguardo per l’intolleranza al glutine, in ricette come i Tartufi al cacao con fichi e noci o la Minestra di miglio e quinoa allo zafferano.
Insomma, Giulia Rizzi, giovane, con un master in Cultura del cibo e del vino in tasca, una buona dose di esperienza tra le mani e tanta voglia di fare in testa, ha raccolto conoscenze e passioni maturate fino ad oggi qui, in un libro ben fatto, originale e soprattutto ben organizzato, che vuol essere solo un punto e a capo per proseguire e continuare a coltivare quell’amore per la cucina che la distingue e la riempie, fin da quando era piccola.
Titolo: Diario di una vegetariana
Autore: Giulia Rizzi
Editore: Food District
Pagine: 256
Prezzo: 22€