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Sughi, liquori e affettati. Ecco dove si nasconde il lattosio

Non solo latte e derivati: a volte il lattosio è contenuto in alimenti insospettabili, utilizzato come additivo alimentare. Alcune volte è presente anche nei farmaci, ma in quantità irrilevanti.

 
05 gennaio 2021 | 10:28

Sughi, liquori e affettati. Ecco dove si nasconde il lattosio

Non solo latte e derivati: a volte il lattosio è contenuto in alimenti insospettabili, utilizzato come additivo alimentare. Alcune volte è presente anche nei farmaci, ma in quantità irrilevanti.

05 gennaio 2021 | 10:28
 

Quella al lattosio è una delle intolleranze alimentari più frequenti, colpisce circa la metà della popolazione italiana. L’incidenza dell’intolleranza varia a seconda delle zone e all’etnia: se circa il 22% degli abitanti degli Stati Uniti ne è affetto, la percentuale si abbassa notevolmente in Europa settentrionale (siamo intorno al 5%), per aumentare esponenzialmente nell’Europa meridionale (70%). E chi è intollerante al lattosio sa che deve tenersi lontano da latte e derivati.

Tuttavia, non sempre è così facile individuare quali alimenti lo nascondano. In un articolo di Humanitas Salute, che di seguito riportiamo integralmente, Federica Furfaro, gastroenterologa di Humanitas, elenca una serie di alimenti che contengono lattosio, all'apparenza insospettabili.

Il lattosio come additivo alimentare si cela in alimenti spesso difficili da immaginare

Il lattosio come additivo alimentare si cela in alimenti spesso difficili da immaginare


Cos’è il lattosio e l’intolleranza al lattosio?
Il lattosio è il principale zucchero presente nel latte, insieme agli oligosaccaridi. È un disaccaride, cioè è formato da due zuccheri semplici, il glucosio e il galattosio. Favorisce l’assorbimento del calcio nell’intestino tenue e favorisce la sintesi dei mucopolisaccaridi e dei cerebrosi`di, costituenti strutturali del sistema nervoso centrale. Per poter essere digerito, all’altezza dell’intestino tenue, il lattosio deve scindersi nei due zuccheri semplici che lo costituiscono, glucosio e galattosio, e questo è possibile grazie all’enzima lattasi.

L’intolleranza al lattosio è, sostanzialmente, la carenza o l’assenza dell’enzima lattasi. A seconda del quantitativo di lattasi presente nell’organismo, si può definire un diverso grado di intolleranza: esiste l’intolleranza primaria genetica, l’intolleranza transitoria e l’intolleranza congenita.

Dove si trova il lattosio “nascosto”?
Gli alimenti che contengono lattosio sono, com’è risaputo, il latte e i suoi derivati. Ciò non significa, però, che tutti i latticini siano ricchi di lattosio, né che il lattosio sia presente soltanto nel latte e nei suoi derivati.

Per fare qualche esempio, il gelato a base di latte avrà il lattosio, ma alcuni formaggi stagionati, come ad esempio il parmigiano, ne sono quasi privi; lo yogurt è tollerato molto bene da chi generalmente ha problemi con il latte, e così via.

Tra i prodotti “insospettabili” che contengono lattosio:
  • sughi pronti
  • dado da brodo
  • puré
  • alcuni liquori
  • panini al latte
  • insaccati
  • affettati (come il prosciutto cotto)
  • alimenti in scatola
  • altri prodotti confezionati
Questo perché il lattosio, spesso, è utilizzato come additivo alimentare.

Inoltre, il lattosio è presente in alcuni farmaci, ma di solito la quantità è così bassa da risultare irrilevante.

Ovviamente si dovrà valutare caso per caso, ma chi ha il deficit di lattasi e vuole comunque assumere prodotti a base di latte e latticini, può assumere prima di mangiare proprio delle compresse contenenti l’enzima lattasi. Esistono prodotti specifici che possono essere presi in farmacia, ma non prima di aver consultato il proprio medico di riferimento, il loro dosaggio dipende dalla quantità di lattosio che si pensa di ingerire. Questo permette agli intolleranti di potersi concedere un gelato ogni tanto o di non aver problemi a partecipare a un banchetto di nozze, ad esempio.

Infine, è a oggi dibattuta la teoria secondo cui le lattasi siano degli enzimi inducibili. Secondo alcuni l’enzima è inducibile solo nel neonato pretermine, tuttavia sembrerebbe che se un soggetto intollerante viene esposto cronicamente al lattosio, la sua tolleranza migliora.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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