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Aglio, cipolla e spezie e… cattivo alito? Ecco cosa mangiare per migliorare subito la situazione

Quando non si può immediatamente correre in bagno per lavarsi i denti, è possibile limitare i danni, utile mangiare una mela o delle foglie di lattuga. Aiuto anche dalle foglie di menta e dallo zenzero

 
29 aprile 2021 | 07:30

Aglio, cipolla e spezie e… cattivo alito? Ecco cosa mangiare per migliorare subito la situazione

Quando non si può immediatamente correre in bagno per lavarsi i denti, è possibile limitare i danni, utile mangiare una mela o delle foglie di lattuga. Aiuto anche dalle foglie di menta e dallo zenzero

29 aprile 2021 | 07:30
 

Spesso un buon pranzo o una cena, soprattutto se speziati o con una grande concentrazione di aglio e cipolla, hanno alla fine un nemico: l'alito cattivo. Ma è possibile placare un alito cattivo direttamente a tavola, mangiando ad esempio mela o lattuga cruda. Questo ed altri consigli sono riportati di seguito, tratti da Humanitasalute, ai quali si aggiungono i suggerimenti di Alfonso Pricolo, odontoiatra dell’ospedale Humanitas.

È possibile placare un alito cattivo direttamente a tavola Aglio, cipolla e cattivo alito? I cibi per migliorare la situazione

È possibile placare un alito cattivo direttamente a tavola



Aromi e spezie possono dare quel tocco in più al piatto ma spesso lasciano una spiacevole scia: l’alito cattivo. Dalla cucina italiana a quella etnica è facile trovare nei piatti aglio e cipolla, tra i primi responsabili dell’alitosi. Ma proprio restando a tavola, quando non si può immediatamente correre in bagno per lavarsi i denti, è possibile limitare i danni. Una ricerca pubblicata su Journal of Food Science ha visto ad esempio che, dopo aver mangiato aglio, una mela o delle foglie di lattuga possono rinfrescare un po’ l’alito.

I ricercatori dell’Ohio State University (Usa) hanno fatto masticare per 25 secondi ad alcuni volontari 3 grammi di aglio in spicchi. Dopo di che, casualmente, i partecipanti hanno consumato una mela cruda, succo di mela o una mela cotta; della lattuga cruda o cotta; delle foglie di menta o succo di menta e del tè verde. Il gruppo di controllo, invece, ha bevuto solo dell’acqua.

È emerso che la concentrazione dei gas volatili responsabili del cattivo odore si era ridotta di almeno il 50% per i primi 30 minuti grazie a mela e lattuga crude. Efficaci nel deodorare anche le foglie di menta, mentre i succhi di mela o menta non erano risultati efficaci quanto i cibi solidi. Mela e lattuga cotte erano meno efficaci mentre il tè verde non aveva alcun effetto deodorizzante. Ma perché sarebbe bene mangiare mela e lattuga crude? Perché contengono degli enzimi che aiutano a distruggere gli odori e dei composti fenolici (presenti anche dopo la cottura) che invece eliminano i gas volatili.

Cosa poter fare per mantenere un alito fresco?
Igiene orale: «Mai trascurare la pulizia - ha spiegato Alfonso Pricolo - lavarsi i denti ogni volta dopo aver mangiato, o comunque tre volte al giorno, e passare almeno una volta - preferibilmente la sera - il filo interdentale o qualsiasi altri strumento utile per la pulizia negli spazi fra i denti».

Pulire la lingua: «È importante detergere anche la lingua con uno spazzolino in gomma delicato».

Idratarsi: «L’acqua che beviamo mantiene a un livello soddisfacente la produzione di saliva e quindi aiuta a risciacquare il cavo orale. In questo modo la bocca si pulisce da sé: riducendo la presenza batterica il nostro alito sarà certamente più fresco. Anche quando siamo raffreddati dobbiamo bere di più perché, respirando con la bocca, l’ingresso dell’aria nel cavo orale fa seccare e quindi disidratare la bocca».

Niente vizi: «Bere alcolici e fumare sono due abitudini che rendono sicuramente più sgradevole il nostro alito».

«Masticare chewing gum a base di menta».

Collutorio: «Risciacquare il cavo orale con del collutorio è utile proprio per profumare l’alito più che per l’igiene orale in sé».

Evitare alcuni alimenti: «Aglio e cipolla in primis, ma anche altre spezie sono nemici di una bocca profumata»;

Un tocco di zenzero: «Questa pianta, oltre ad avere proprietà antiinfiammatorie, rinfresca il cavo orale perché è in grado di diminuire la carica batterica presente nel cavo orale».

«Non dimentichiamo - conclude lo specialista - che l’alitosi può essere una manifestazione di patologie come il reflusso gastroesofageo, patologie polmonari, sinusiti e patologie dell’orofaringe».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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