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I benefici del CBD e i suoi differenti utilizzi

 
17 giugno 2022 | 17:14

I benefici del CBD e i suoi differenti utilizzi

17 giugno 2022 | 17:14
 

Lo status legale del CBD in Italia è attualmente in evoluzione. paradossalmente, infatti, il composto non è specificamente regolamentato, anche se viene considerato una sostanza controllata.

Sebbene il Ministero della Salute italiano abbia raccomandato di evitare la vendita di prodotti a base di CBD è opportuno sapere che il loro status legale non è stato ancora fissato con precisione.

In futuro è possibile che il cannabidiolo venga classificato come dispositivo medico, una decisione simile lo sottoporrebbe a normative più severe, rendendolo allo stesso tempo disponibile come trattamento specifico per alcune condizioni.

Ma quali sono i benefici del CBD? E come viene usato? Visto il recente interesse rispetto ai migliori prodotti al CBD online su Justbob e altri siti di riferimento per il settore, in questo articolo cercheremo di fare chiarezza basandoci su alcuni studi che possono aiutarci a capire come stiano effettivamente le cose.

I benefici del CBD e i suoi differenti utilizzi

Il ruolo del cannabidiolo nella cannabis

Il cannabidiolo (CBD) è un composto presente nei fiori resinosi della cannabis, una pianta con una ricca storia come medicinale che risale a tanto tempo addietro. Oggi il suo potenziale terapeutico è stato messo più volte alla prova e, informazione non da meno, sembrerebbe sia stato confermato da numerosi studi condotti da scienziati e medici di tutto il mondo.

Si tratta di una sostanza considerata sicura e che non crea dipendenza, facente parte di un gruppo di oltre un centinaio di ‘fitocannabinoidi’ che conferiscono alla cannabis il suo robusto profilo terapeutico.

Per sua natura il CBD è correlato a un altro importante cannabinoide chiamato THC (tetraidrocannabinolo), il composto che provoca gli effetti stupefacenti che si ottengono fumando marijuana. A differenza del secondo, però, il CBD cannabidiolo non ha proprietà droganti.

È opportuno sottolineare anche come non sia di fatto psicoattivo dato che non agisce sugli stessi recettori del THC. Questi sono indicati con la sigla CB1, sono concentrati nel sistema nervoso centrale e sono responsabili degli effetti psichedelici del tetraidrocannabinolo.

Una crescente massa di evidenze scientifiche ha dimostrato che il CBD ha una vasta gamma di proprietà potenzialmente terapeutiche, tra cui anti-infiammatorie, analgesiche, anti-ansia e anti-convulsivanti.

Alcuni studi sui benefici del CBD

Il CBD viene anche studiato per il suo potenziale ruolo nel trattamento di particolari disturbi neurologici. I benefici medici sembrano essere numerosi e gli studiosi stanno appena iniziando a sfruttare il suo pieno potenziale.

Uno studio del 2012 pubblicato su British Journal of Clinical Pharmacology ha dimostrato che il CBD protegge contro i danni vascolari causati da alte concentrazioni di glucosio, come nel caso del diabete.

Un’altra ricerca del 2013, pubblicata sul British Journal of Pharmacology, ha dimostrato che il CBD potrebbe avere persino degli effetti contro il cancro. In quell’occasione, gli studiosi hanno scoperto che il cannabidiolo era in grado di ‘spegnere’ i geni che causano la diffusione delle cellule tumorali in tutto il corpo.

In una revisione del 2014 di tutti gli studi disponibili, gli scienziati hanno concluso che il CBD è ‘un importante costituente non psicoattivo della cannabis e ha diverse azioni farmacologiche, tra cui proprietà ansiolitiche, antipsicotiche, antiemetiche e antinfiammatorie’.

Una revisione del 2015 ha rilevato, poi, che ‘ci sono prove convergenti che il CBD possieda proprietà ansiolitiche’.

Una del 2016 sembrerebbe dimostrare perfino che ‘il CBD può essere promettente per il trattamento del disturbo del sonno REM e dell'eccessiva sonnolenza diurna nel morbo di Parkinson'.

Una ulteriore revisione del 2017 ha evidenziato che ‘il CBD è generalmente ben tollerato e possiede un buon profilo di sicurezza’.

Infine, secondo un'ulteriore revisione del 2018, ‘il CBD ha mostrato risultati promettenti come trattamento per la psicosi’. In sintesi, le evidenze in nostro possesso suggeriscono che il cannabidiolo possieda proprietà antinfiammatorie, anti-ansia, antipsicotiche e che favoriscono il sonno.

È opportuno sottolineare che, sebbene sia generalmente considerato sicuro, alcune persone possono manifestare effetti collaterali, come affaticamento, diarrea o variazioni dell'appetito.

In breve, il CBD è generalmente ben tollerato dai consumatori

A seguito delle recenti scoperte l'olio di CBD sta diventando sempre più popolare. Tuttavia, c'è ancora molta confusione su cosa sia questo prodotto e su come funzioni.

A tale riguardo è opportuno chiarire che si tratta di un composto naturale estratto dai fiori e dalle foglie della pianta di cannabis, contenente cannabidiolo, una sostanza che si ritiene abbia molti potenziali effetti benefici per la salute.

Poiché l'olio di CBD non contiene THC, il composto psicoattivo della cannabis che provoca lo ‘sballo’, è legale nella maggior parte dei Paesi europei e non presenta gli stessi rischi della marijuana relativamente alla sua detenzione.

È importante notare che in Italia non è regolamentato per l’uso alimentare e ciò significa che la qualità e la sicurezza dei prodotti possono variare notevolmente. Per questo motivo è importante acquistare l'olio di CBD solo da fonti affidabili.

Sebbene possa garantire una serie di potenziali benefici, tra cui la riduzione dell'ansia, il miglioramento del sonno e la riduzione dell'infiammazione, non deve essere considerato una panacea e non è privo di effetti collaterali.

Alcuni di questi sono lievi, come la sensazione di sonnolenza e la perdita di appetito e, di norma, passano entro pochi giorni. Tuttavia, alcuni consumatori hanno riscontrato reazioni più fastidiose come allergie o sintomi di intolleranza.

Come con qualsiasi rimedio naturale, dunque, è sempre meglio parlare con un medico prima di iniziare a utilizzarlo.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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