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Castagne sì, slogature no: come godersi il bosco senza finire al pronto soccorso

Dal giusto equipaggiamento ai piccoli accorgimenti per evitare punture e cadute: ecco come trasformare la raccolta delle castagne in un’esperienza autentica, piacevole e sicura tra i boschi d’autunno

 
12 ottobre 2025 | 07:30

Castagne sì, slogature no: come godersi il bosco senza finire al pronto soccorso

Dal giusto equipaggiamento ai piccoli accorgimenti per evitare punture e cadute: ecco come trasformare la raccolta delle castagne in un’esperienza autentica, piacevole e sicura tra i boschi d’autunno

12 ottobre 2025 | 07:30
 

La raccolta delle castagne è uno dei riti più amati dell’autunno italiano. Un’occasione per stare all’aria aperta, riempire i cestini e ritrovarsi poi intorno a un camino con un cartoccio fumante in mano. Ma c’è un dettaglio che spesso si dimentica: per quanto bucolica possa sembrare, la castagnata è a tutti gli effetti un’attività fisica, da affrontare con un minimo di preparazione e buon senso. E se questo manca, il rischio di finire la giornata con una slogatura, una puntura o una caduta è più concreto di quanto si pensi.

Castagne sì, slogature no: come godersi il bosco senza finire al pronto soccorso

La raccolta delle castagne è uno dei riti più amati dell’autunno italiano

Ogni anno, infatti, i pronto soccorso registrano centinaia di interventi legati a incidenti nei boschi durante la stagione delle castagne. Nulla di drammatico nella maggior parte dei casi, ma più che abbastanza per rovinare la gita. Ecco allora i consigli pratici per raccogliere castagne in sicurezza, godersi la natura e tornare a casa con più marroni che cerotti.

Prepararsi alla raccolta: l’equipaggiamento giusto

Andare per castagne in sneakers e felpa leggera è come presentarsi a un matrimonio in tuta: tecnicamente si può, ma è un pessimo piano. La base di partenza è l’equipaggiamento. Servono scarponcini antiscivolo per affrontare pendenze e terreni irregolari, abbigliamento a strati per gestire la temperatura e guanti spessi per maneggiare i ricci senza pentirsene dopo due minuti. Meglio portare uno zaino ergonomico, piuttosto che un sacco di plastica trascinato come una valigia: il peso si distribuisce meglio e la schiena ringrazia. Un bastoncino da trekking può sembrare da escursionisti veri, ma fa la differenza sulle discese. E non dimenticare i fondamentali: cappellino, repellente per insetti, telefono carico e powerbank. Perché anche se il bosco è rilassante, non è il posto ideale per restare isolati senza batteria.

Muoversi nel bosco in sicurezza

La regola aurea: restare sui sentieri segnalati. Avventurarsi tra alberi fitti e foglie scivolose può sembrare una buona idea finché non ci si ritrova a fare lo slalom tra radici e buche. Occhio a rocce umide e rami caduti: il rischio scivolata è dietro ogni castagna. Evita di arrampicarti sugli alberi per raggiungere i ricci più alti - è una scena da cartolina, sì, ma anche da pronto soccorso. Se si è con bambini o persone anziane, pianifica percorsi semplici e gestibili, con soste frequenti. Meglio un cestino mezzo pieno e una caviglia sana, che il contrario.

Quando la natura punge: insetti, ricci e altri rischi

La castagna è simpatica, il suo riccio un po’ meno. I guanti non sono un optional ma un salvavita per evitare microtagli e punture. Nei boschi, poi, non mancano api, vespe e calabroni: portare con sé un antistaminico o un kit di emergenza, se si è soggetti allergici, è una scelta intelligente. Anche le ferite minime vanno disinfettate subito: meglio non sottovalutare graffi da rovo o piccole punture, che in ambiente umido possono infettarsi più facilmente. Un mini kit di primo soccorso nello zaino pesa poco e vale oro.

Salute e prevenzione e... rispetto per l’ambiente

Una castagnata non è una maratona, ma nemmeno una passeggiata in salotto. Il terreno in pendenza, le discese, i ricci da raccogliere piegandosi di continuo: tutto questo sollecita muscoli e articolazioni. Fai pause frequenti, idratati, porta qualche snack energetico e non strafare. Se ti senti stanco, fermati: non è un concorso a chi riempie il cesto più velocemente. Chi soffre di problemi cardiaci o di pressione dovrebbe pianificare percorsi semplici e restare sempre con almeno un accompagnatore. L’autunno è romantico, ma non è il momento giusto per testare i propri limiti atletici. La raccolta delle castagne è anche un gesto di rispetto verso la natura e le comunità locali.

Castagne sì, slogature no: come godersi il bosco senza finire al pronto soccorso

Raccogliere castagne significa anche prendersi cura del bosco e delle tradizioni delle comunità che lo custodiscono

Si raccolgono solo castagne cadute, senza staccare rami o danneggiare alberi. In molte zone serve un permesso comunale (contributo simbolico di pochi euro): informarsi prima evita multe e discussioni inutili. Evita di abbandonare rifiuti e plastica. E - non dovrebbe nemmeno servire dirlo - niente fuochi. Il bosco non è un barbecue.

Le 5 regole d’oro per una “castagnata” sicura

  1. Vai attrezzato e con scarpe giuste.
  2. Non andare da solo.
  3. Rispetta l’ambiente e le regole locali.
  4. Occhio a buche, rami e ricci.
  5. Se non ti senti bene, fermati subito.

Consiglio finale

Raccogliere castagne è un piacere antico, semplice e rigenerante. Un momento per rallentare, respirare e riempire i cestini (e il cuore). Ma basta un po’ di superficialità per trasformare la gita in una giornata storta. Prepararsi bene significa godersi il bosco senza intoppi, tornare a casa con le guance rosse e… il camino pronto ad accogliere le castagne appena raccolte.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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