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“No” a quattro amidi per dimagrire

 
29 aprile 2019 | 11:23

“No” a quattro amidi per dimagrire

29 aprile 2019 | 11:23
 

Anche gli amidi entrano in gioco per perdere peso. E non sono tutti uguali; quattro in particolare sono quelli da evitare: pane bianco, cereali da colazione, riso bianco e patate bianche sbucciate.

A stilare la lista sono stati i dietologi del Cleveland Institute che hanno preso in considerazione cibi che rientrano stabilmente nelle abitudini alimentari degli Stati Uniti d’America come di altri Paesi occidentali e che quindi, come ogni abitudine, risultano difficili da eliminare. Ma per chi è in lotta con la bilancia tagliare i cosiddetti “carboidrati vuoti” è una sfida che vale la pena ingaggiare.

(No a quattro amidi per dimagrire)

Il principio guida è quello di limitare gli alimenti trasformati e aumentare la rilevanza dei prodotti freschi nella dieta. Non tutti gli amidi, infatti, sono cattivi, ma assumere troppi amidi trasformati può rallentare i progressi nella perdita di peso. Ed è solo osservando una dieta sana per un lungo periodo che i tentativi di perdere peso potranno avere successo.

Ne ha parlato Elisabetta Macorsini, biologa nutrizionista di Humanitas in un articolo pubblicato su Humanitasalute che qui riportiamo integralmente


1. Pane bianco e altri prodotti a base di farina raffinata
Pane bianco, cracker e pasta sono alimenti amidacei ad alto contenuto di calorie e carboidrati, ma a basso contenuto di fibre, proteine e nutrienti. Questi amidi sono digeriti così rapidamente da aumentare i livelli di glucosio, proprio come lo zucchero, e lasciare con una sensazione di fame subito dopo. Il che può portare a un eccesso di cibo, quindi a un aumento di peso. Se quindi si vogliono gustare pane e cracker, meglio varietà a chicchi interi e prodotti senza zuccheri aggiunti. L’alternativa alla pasta è rappresentata da quella integrale o di legumi, perché la loro fibra favorirà un senso di sazietà più duraturo.

2. Cereali da colazione
I cereali da colazione, fondamentalmente cereali precotti e pubblicizzati come “sani”, fanno impennare gli zuccheri nel sangue, specie se serviti con il latte, altro alimento ad assorbimento rapido. Nemmeno i cereali integrali sono una soluzione, perché sono ancora lavorati e presentano, in quantità variabili, zucchero aggiunto. Il suggerimento dei dietologi è di cucinare cereali integrali come avena, quinoa o orzo.

3. Riso bianco
Il riso bianco, privo com’è di fibre e proteine, è un carboidrato vuoto che viene rapidamente digerito e assorbito, facendo salire più velocemente lo zucchero nel sangue con conseguente aumento della fame di carboidrati più elaborati o di zuccheri. Il suggerimento è sostituire il riso bianco con quello integrale, che dà un senso di sazietà e non stimola la fame.

4. Patate bianche senza pelle
Le patate bianche senza pelle hanno un indice glicemico molto alto: il che significa che aumentano rapidamente lo zucchero nel sangue e che, in base all’alimento che le accompagna, può verificarsi una rapida caduta di energia con l’effetto di sentirsi presto affamati. Se si mangiano patate è consigliabile mantenere la buccia, che (oltre a contenere potassio, fosforo e vitamine B e C) rallentando la digestione, ci mantiene sazi più a lungo.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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